Per molti era diventato una meta di pellegrinaggio. Schiere di avventurieri pronti ad arrivare al ‘bus 142’, quello dove Christopher McCandless -Alexander Supertramp – ha vissuto prima di morire sperso nelle asperità dell’Alaska. Il bus era diventato celebre grazie al libro di Jon Krakauer e successivamente con film “Into the Wild” del 2007.
Un giovane lascia la sicurezza della città per viaggiare solo, per la natura. Esplora posti mai visti, si imbatte in un bus in un territorio dimenticato da Dio. Lì muore di fame mentre scriveva le sue avventure. Una storia dolorosa ma romantica, che ha spinto molte persone a raggiungere lo stesso iconico bus.
Bus 142, cosa rappresentava
Vista la collocazione difficoltosa molti hanno dovuto chiamare i soccorsi per tornare a casa, qualcuno addirittura non ce l’ha fatta. Un luogo di culto ma pericoloso. Per questo le autorità dell’Alaska hanno deciso di rimuovere il celebre bus, per evitare che altre persone finiscano in pericolo.
Una scelta dolorosa per chi aveva intenzione di ripercorrere le orme del giovane Supetramp, che su quel mezzo ci ha perso la vita, rimasto senza cibo né acqua. Solo con i suoi sogni e le sue vette di fantasia. Il luogo simboli di molti avventuriere ed esploratori non c’è più. Rimane però l’immagine romantica di un ragazzo che scappa dalla vita comoda per affrontare un’avventura che lo ha fatto sentire più vivo che mai.