Intesa Merkel e Macron: aiuti in caso di aggressione

    Diversi i punti attorno a cui verte il nuovo accordo tra la Merkel e Macron sancito in queste ore: tra cui quello sull’aiuto militarein caso di possibili attacchi al territorio.
    Se visto dall’ottica della prospettiva storica quello che hanno firmato la Merkel e Macron ha il sapore di una confortante prosecuzione degli accordi post guerra e, per molti versi, una completa chiusura verso quei foschi passati, ancora fin troppo prossimi in realtà, in cui erano pronti ad attaccarsi tra di loro. E’ per questo che tra i temi principali attorno a cui verte l’accordo tra la Merkel e Macron e quindi tra Francia e Germania uno dei più sottolineati è quello relativo al reciproco aiuti, anche armato, qualora ci siano attacchi al rispettivo territorio.
    Firmando questo nuovo testo Merkel e Macron si impegnano a “prestare aiuto e assistenza reciproca con tutti i mezzi a loro disposizione, compresa le forze armate, in caso di aggressione contro il loro territorio”. Nonostante di fatto tale tipo di solidarietà sia già indicata nel quadro della Nato, il target di Francia e Germania è in pratica quello di “rafforzare ulteriormente la cooperazione tra le loro forze armate” e “di procedere a schieramenti congiunti”. Parigi e Berlino in questo senso “istituiscono il Consiglio di difesa e sicurezza franco-tedesco come organo politico adibito a gestire questi reciproci impegni”. Il trattato del resto indica anche “legami più stretti tra cittadini e imprese su entrambi i lati del confine”, e attraverso “procedure accelerate” percorsi volti a migliorare i progetti in corso o da sviluppare. Viene poi creato un “comitato di cooperazione transfrontaliera” che vuol far cooperare comunità e parlamenti e punta al “bilinguismo” nei territori transfrontalieri senza cambiare i “linguaggi amministrativi”. Il trattato prevede inoltre “legami più stretti tra cittadini e imprese su entrambi i lati del confine”.
    I due Stati poi creano anche un “Consiglio franco-tedesco di esperti economici” con dieci membri indipendenti per prpoporre “raccomandazioni sull’azione economica” e altresì a proporre e sviluppare “progetti comuni” per le energie rinnovabili e per “l’efficienza energetica”.