Interrogatorio per i coniugi Renzi mentre il legale chiede la revoca degli arresti domiciliari: Totale insussistenza delle esigenze cautelari, afferma. Intanto però Tiziano Renzi e la moglie Laura Bovoli, genitori dell’ex premier Matteo Renzi rispondono alle domande del gip del Tribunale di Firenze, Angela Fantechi, nel corso del’interrogatorio che si è reso necessario a fronte degli ormai più che noti arresti domiciliari che sono stati comminati a Laura Bovoli ed a Tiziano Renzi per i reati di bancarotta e fatture false relativamente al fallimento di alcune cooperative a loro riconducibili. Una vicenda, quella che ha colpito i coniugi Renzi che, indubbiamente, ha assunto come c’era da aspettarsi precise connotazioni politiche nel momento in cui la maggior parte dei leader dei vari partiti nazionali si sono, giocoforza, espressi nel merito. Al centro della grande attenzione mediatica, ovvio, al di là degli accusati stessi, il figlio ed ex premier nonché ex leader dei democratici Matteo Renzi ovviamente, che ha subito iniziato la sua lotta d’equilibri verso due posizioni per di là verità piuttosto naturali, come quella di rispetto per il lavoro della magistratura e della fiducia nella giustizia da un lato, e la profonda solidarietà che da figlio nutre e prova nei confronti dei suoi genitori.
L’interrogatorio del gip è avvenuto ad ogni buon conto in modi separati per ognunoi degli imputati. La prima ad essere interrogata è stata Laura Bovoli, poi Tiziano Renzi. “Abbiamo chiesto la revoca degli arresti domiciliari per la totale insussistenza delle esigenze cautelari”, ha chiarito l’avvocato Federico Bagattini, difensore della coppia. Il pm Luca Turco, procuratore aggiunto titolare del fascicolo d’indagine, si è detto pronto a valutare riservandosi di esprimere il suo parere sulla richiesta di revoca dei domiciliari avanzata dai coniugi indagati. Il pm presenterà il suo parere entro 48 ore. Dopodiché toccherà al gip Fantechi, dare il parere sulla richiesta entro cinque giorni. “Vorrei essere un po’ più ardito rispetto al senatore Renzi: perché andare a processo quando c’è un passaggio rispetto alla possibilità di archiviazione?”, ha poi risposto il legale ai cronisti che gli chiedevano un commento sul parere dell’ex segretario del Pd che aveva suggerito al legale di chiedere subito il processo per dimostrare l’infondatezza delle accuse nei loro confronti.