INTERROGATO E RILASCIATO IL 28ENNE DEL KIRGHIZISTAN RITENUTO L’AUTORE DEL SANGUINOSO ATTACCO NELLA DISCOTECA DI ISTANBUL: ‘MI HANNO DETTO CHE SOMIGLIO AL TERRORISTA’

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    Le notizie che giungono stamane da Istanbul sono contrastanti. Dapprima dall’emittente turca Trt era stata data la notizia che sarebbe un 28enne del Kirghizistan,, il presunto autore della strage di Capodanno, costato la vita a 39 persone. Altri utenti, via Twitter, hanno invece postato una foto del passaporto di Iakhe Mashrapov che “potrebbe essere il sospetto attentatore nel nightclub di Istanbul”. In base ai dati contenuti sul documento rilasciato il 21 ottobre del 2016, Mashrapov risulta nato il 2 agosto del 1988. Il passaporto, rilasciato dalle autorità del Kirghizistan, potrebbe essere un documento valido. La corrispondente dell’emittente britannica ITV citando fonti della polizia ha reso noto che la polizia turca ha arrestato la moglie del presunto autore della strage. La donna, che è stata fermata nella città di Konya, nell’Anatolia centrale, ha detto di “non avere idea” che il marito fosse un simpatizzante dello Stato islamico. Dal canto suo lo stesso Iakhe Mashrapov, titolare del passaporto attraverso il quale si sarebbe giunti a identificare l’attentatore, ha decisamente negato qualsiasi suo coinvolgimento nella drammatica vicenda, raccontato di essere arrivato all’aeroporto di Manas, a Bishkek – capitale del Kirgizistan – alle 7 di questa mattina dalla Turchia. E poi di essere partito alle 9 per Osh, nel sud del Paese. Dopo aver visto le foto del suo documento su Twitter, le autorità kirghise hanno rintracciato Mashrapov nella sua casa nel distretto di Kara-Suu e lo hanno interrogato. Poche ore ore prima l’uomo era già stato sottoposto a un serrato interrogatorio da parte delle autorità di Istanbul prima che lasciasse la città. Alle autorità kirghise, come anche alla polizia turca, ha spiegato di essere estraneo all’attentato al nightclub Reina. Stessa versione, quella di Mashrapov, raccontata anche  all’agenzia di stampa Turmush, alla quale ha spiegato che si trovava a Istanbul per lavoro: ’’Sono partito da Bishkek per Istanbul il primo gennaio. Lì ho finito il lavoro che dovevo fare nell’ambito del commercio. Sono andato all’aeroporto di Istanbul e subito dopo essere salito sull’aereo le forze dell’ordine turche mi hanno fatto scendere per essere interrogato. Mi hanno interrogato per circa un’ora. L’aereo per Bishkek ha subito un ritardo di un’ora per questo motivo. La polizia turca ’ha spiegato che venivo interrogato perché assomigliavo al sospetto nella foto. Poi si sono scusati e mi hanno fatto salire sull’aereo’. Non ho idea di chi sia il sospetto e non ho idea di come la foto del mio passaporto sia potuta finire sui social network. Sono di Kara-Suu. Lavoro al mercato di Kara-Suu, Turatali, dal 2011. Quando è successo l’attacco terroristico, il 31 dicembre, io ero in Kirgizistan. Non ho alcun legame con l’atto terroristico in Turchia. Dal 2011 vado a Istanbul per lavoro”.

    M.