Inter, Spalletti predica calma

La Champions League è ancora tutta da guadagnare, nonostante l’incoraggiante vantaggio. L’Inter non può permettersi passi falsi, perché lì dietro spingono. Milan e Atalanta sono vicine, la Roma poco distante. Insomma, per la squadra di Spalletti la gara con la Juve diventa decisiva non solo per l’orgoglio ma anche per la classifica. Battere i bianconeri potrebbe dare entusiasmo e slancio per il finale di stagione. Spalletti in conferenza stampa ha presentato la sfida con la Juve toccando diversi temi, a partire dalla facilità con cui arrivano i gol in trasferta: “Sì perché l’atteggiamento è sempre lo stesso, noi cerchiamo sempre di mettere in campo la nostra idea di campo. Il discorso vale per me e i calciatori, perché si prova sempre di fare le cose insieme e c’è molto dialogo. Si tenta di fare un calcio in cui si tiene la palla, possibilmente ci si posiziona nella metà campo avversario, rimanendo in equilibrio. È un calcio difficile, in cui ci vuole attenzione. Quindi è un fattore casuale, nelle ultime partite la squadra ha fatto delle buone prestazioni in casa come fuori. Siamo forti di queste convinzioni e proveremo a mettere in difficoltà la Juve”.

Spalletti: “Champions? Ancora da conquistare”

Spalletti ha parlano anche di Lautaro Martnez, che ora è il punto di riferiemnto dell’attacco nerazzurro: “Il calciatore ha messo in pratica quella che doveva essere la sua crescita naturale, in base alle tante qualità che ha. È stato fatto giocare di più, sicuramente sarà un riferimento per la Champions soprattutto per ciò che ha fatto vedere in questo percorso. Si sa prendere le responsabilità, in una squadra come l’Inter ci vogliono giocatori di personalità e che sono di questo livello. Chi gioca? Non si dice, però sono tutti a disposizione e si sono allenati bene. Sono rimasti tutti connessi e questo è un vantaggio per valorizzare la qualità del gioco”. L’allenatore nerazzurro predica calma per quanto riguarda la qualificazione in Champions: “C’è da fare ancora dei punti fondamentali, con dei risultati da portare a casa. Nell’ultimo periodo c’è molto equilibrio nel nostro campionato in quella zona, sono cresciute molte squadre che danno delle indicazioni su ciò che deve essere il comportamento e la professionalità. Abbiamo ancora delle partite toste da giocare, perché poi non si sa quello che fanno le squadre dietro di noi. Bisogna lavorare ancora molto. Come si interrompe l’egemonia della Juve? Come punto di riferimento, anche per il ruolo, dico che la differenza la può fare solo il gioco e il modo di stare in campo, oltre che andare a prendere grandi calciatori e campioni. Ormai lo sanno tutti, diventa più facile fare l’allenatore in questo caso ma c’è una struttura e un equilibrio da creare sul campo, una mentalità, un carattere. Un po’ lo fanno i singoli e un po’ lo fanno le squadre. Il fatto che ci sia più equilibrio ora che squadre come Torino, Atalanta e Sampdoria perché noi, la Lazio, la Roma e il Milan ci siamo sempre stati, vuol dire avere più complicazioni anche per la Juventus stessa. Non è una squadra che può andare a diminuire quelle che sono le distanze. È proprio il campionato in generale che può determinare un equilibrio differente in classifica. Per ciò che si sta vedendo, anche se i risultati non dicono questo, in funzione del calcio giocato io vedo un miglioramento anche se siamo fuori dall’Europa”, ha concluso Spalletti.