’INSULTATA DA UN’INTERA SCOLARESCA NELL’INDIFFERENZA DELLE MAESTRE’, LA DENUNCIA DI MASSIMO MILANI, STORICO ATTIVISTA GAY DI PALERMO CHE USA VESTIRSI DA DONNA

“E’ bello cominciare la giornata ed essere insultata da una intera scolaresca, a maggioranza maschile, a colpi di ’’pezzo di fr…’, tra l’indifferenza delle maestre, che redarguite da me dichiarano: ’è il loro linguaggio’. Il ’complotto gender’ è una realtà e fa stragi”. E’ quanto denuncia dalla sua pagina Facebook Massimo Milani, storico attivista gay di Palermo, conosciuto da tutti per la sua caratteristica di vestirsi da donna. Attivista gay, tra i primi a Palermo a organizzare nel 1993 (quando le unioni civili nemmeno si pensavano), un finto matrimonio con il suo compagno, Gino Campanella, Milani ha raccontato che solo dopo aver fatto notare più volte le insegnanti la gravità delle cosa, queste hanno provveduto dovendo insistere con i ragazzi. Massimo e Gino, fra i fondatori dell’ Arcigay a Palermo, prima associazione in Italia, hanno iniziato la loro battaglia “contro ogni discriminazione e per l’uguaglianza dei diritti” negli anni Settanta. Alla denuncia postata si è aggiunta la testimonianza dell’attore Ernesto Tomasino, che vive a Londra, secondo cui “è un problema vecchio quanto il mondo moderno e che non è per niente limitato a Palermo o tipico della nostra terra. E’ un fenomeno costante presso ogni nazione e ogni cultura. Alcuni paesi hanno leggi specifiche. L’omofobia è un reato in UK e questo fa una bella differenza per tante ragioni. Nelle scuole inglesi dare del fr… (queer) e’ all’ordine del giorno. La differenza è che nei paesi più evoluti da questo punto di vista, la vittima degli abusi ha un sistema alle spalle che lo fa sentire piu’ forte e spesso gli da le “armi emozionali” per combattere gli aggressori. A Palermo figuriamoci. L’episodio che racconta Massimo Milani ne è la prova”.