Nellambito delle emissioni e del terribile gas serra, la buona notizia arriva dallIspra che spiega come, in Italia, si sia registrato un calo del 16,1% negli ultimi 23 anni. Un notevole miglioramento quello raggiunto dal nostro paese, nellambito della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite (Unfccc) e del protocollo di Kyoto, che l’Istituto per la Protezione e la Ricerca ambientale ha raccolto in una sorta di inventario nazionale delle emissioni in atmosfera dei gas serra per l’anno 2013. Una bella notizia che, unitamente agli alktri paesi Ue, ci vede allineati agli standard di raggiungimenti prefissati per il periodo 2008/2012. Ora, in attesa che nellassemblea della Cop21 prevista a Parigi vengano definiti i nuovi parametri da raggiungere e le tempistiche necessarie, lulteriore periodo compreso tra il 2013/2020 dovrebbe registrare, dal 1990, un calo generale delle emissioni di almeno il 20%. Dal 1990, anno in cui si è presa coscienza di tale fenomeno con le conseguenti azioni di riduzione, si è giunti al 2013 con le emissioni dei gas serra passati dai 521 a 437 ai milioni di tonnellate di CO2 equivalente, in totale: inferiori del 17,4% rispetto al 1990. Tra le misure prese nello specifico, non ultima la delocalizzazione di molti siti industriali, molto si è fatto anche in virtù della riduzione dei consumi energetici a causa della crisi economica. Il monitoraggio dellIspra entra poi nello specifico dei dati relativi a ciascun settore generante gas, per componenti e percentuali. Interessante i dati sui consumi energetici residenziali, in aumento rispetto a quelli evidentemente in calo sia nellagricoltura che nel trattamento dei rifiuti.
Max