Le vicende del 2020, così dirompenti, condizionano pesantemente l’analisi della dinamica delle retribuzioni medie annue, profondamente influenzate dalla riduzione delle giornate retribuite direttamente dal datore di lavoro come conseguenza dell’ampio ricorso alla cig. E’ uno degli aspetti che emergono dal XX Rapporto annuale Inps. Non si può spiegare altrimenti, spiegano dall’Inps, da un lato la caduta della retribuzione media annua dei dipendenti scesa da 24.140 euro nel 2019 a 23.091 euro nel 2020 (-4,3%, corrispondente a una perdita di poco più di 1.000 euro), dall’altro la crescita contemporanea delle retribuzioni medie annue sia dei dipendenti full year (da 32.668 a 36.448 euro: +11,6%) che dei dipendenti part year (da 12.698 euro a 14.698 euro: +15,8%).
Ciò sottintende fenomeni di selezione settoriale e professionale che hanno ridotto e modificato, rispetto all’anno precedente, la composizione dei dipendenti full year e, specularmente, aumentato e modificato quella dei dipendenti part year. È evidente, dunque, che il risultato complessivo finale, di vistosa contrazione della retribuzione media annua, è condizionato soprattutto dall’eccezionale modifica nella distribuzione dei dipendenti per continuità di impiego a causa della consistenza e della diffusione delle sospensioni dal lavoro causate dalla pandemia. Non a caso solo le retribuzioni del settore pubblico, secondo l’Inps, evidenziano dinamiche nettamente più contenute, allineate con quanto usualmente si osserva di anno in anno, perché in pratica non ‘viziate’ dalle variazioni straordinarie delle giornate effettivamente lavorate. Analoghe considerazioni si possono proporre a proposito delle retribuzioni medie giornaliere.
Anche in tal caso hanno influito le dinamiche eccezionali del 2020, con la riduzione, nella composizione della domanda di lavoro effettiva, sia del part time, sia dell’apprendistato sia dei contratti a termine. È per questo, sottolinea Inps, che la retribuzione media giornaliera è aumentata, per l’insieme dei dipendenti, passando da 96 a 98 euro (+2,8%). E anche l’incremento della retribuzione media dei dipendenti part year (da 73 euro a 79 euro, +7,5%) è effetto delle dinamiche già indicate. Rimangono mediamente più stabili (e rispetto al settore privato più alte) le retribuzioni nel settore pubblico.