La pagina social Inps per le famiglie è stata subissata di richieste e domane: cè chi chiede perché limporto del Reddito di Cittadinanza è inferiore a quello previsto o chi come fare ad accedere allaccount dellInps. Cè anche chi denigra la decisione di ufficializzare il Reddito di Cittadinanza. Quesiti e polemiche che hanno spinto i social manager della pagina a rispondere a tono alle domande. Risposta talvolta divertenti e bizzarre, che hanno spinto in poco tempo lhashtag #Inpsperlefamiglie tra i più ricercati in Italia. Gli esempi sono molteplici: Deve rivolgersi a chi ha scritto la legge, non a Inps che la applica. Perchè non va sul sito Inps e richiede il Pin che ci vogliono 5 minuti? O è troppo impegnata a farsi i selfie?.?E ancora: Le consigliamo di non scrivere che suo figlio lavora in nero, se fa domanda per il reddito rischia fino a 6 anni di prigione.
Inps, le risposte del social media manager
I molteplici dubbi e le altrettanto numerose lamentele hanno spinto il social media manager incaricato alle risposte a rispondere a tono agli utenti. Un siparietto che sui social è diventato virale, ma che allo stesso tempo ha spinto lInps a postare un messaggio di scuse: In linea con quanto previsto dalla netiquette e dalla social media policy della pagina – si legge nel post di Inps – e in considerazione del grande interesse e impatto del #redditodicittadinanza e di altre misure a favore della famiglia, risponderemo solo a commenti inerenti agli aspetti tecnici delle prestazioni erogate da Inps. Cogliamo loccasione per scusarci con quanti possano essersi sentiti toccati od offesi da alcune nostre risposte. LInps ha cercato di placare gli animi attraverso un altro messaggio affidato a Facebook: Si ricorda a tutti gli utenti – si legge su Fb – che su questa pagina NON?è possibile pubblicare commenti che contengano valutazioni politiche né favorevoli né contrarie. Qui si chiedono informazioni nei limiti della nostra social media policy e netiquette che voi accettate implicitamente scrivendo qui. NON dovete interloquire nei commenti di altri utenti ma aprire thread personali con le vostre richieste». «Inoltre – precisa ancora Inps – insultare chi vi risponde qui, sempre con gentilezza, può essere diffamazione nei confronti di una Pubblica amministrazione, quindi cortesemente fate un po di attenzione e se volete segnalarci problemi o chiedere informazioni aiutateci a svolgere il nostro lavoro correttamente.