CALCIO

Infortunio Immobile, Lotito: “Dopo la Salernitana stava bene, certe cose solo alla Lazio”

Si era seduto accanto a Mancini in conferenza stampa per lanciare l’assalto azzurro alla Svizzera. Un infortunio ha però cambiato i piani di Ciro Immobile: problema alla coscia, salta la gara decisiva per la qualificazione al Mondiale. Doccia fredda, muso lungo. Così Ciro ha lasciato Coverciano, dovrà fare il tifo da casa.

Probabilmente salterà anche la gara con la Juve, oggi gli esami stabiliranno l’entità dell’infortunio. Che, tra l’altro, ha fatto storcere il naso al patron biancoceleste Claudio Lotito. Il presidente laziale, presente oggi all’Olimpico, ha detto: “Purtroppo è accaduto. È stato ritenuto da parte dello staff della Federazione che non potesse giocare ed è tornato indietro. La cosa che ho notato è che queste situazioni succedono sempre ai calciatori della Lazio. Noi solitamente abbiamo pochissimi infortuni perché siamo in grado di prevenire. Se fosse stato male prima, non sarebbe partito. La prima cosa che abbiamo fatto è stata lo scambio di informazioni tra il nostro staff medico e quello della Nazionale”.

Ha aggiunto Lotito: “Sulla base di questo ci siamo chiariti e mi hanno detto che il giocatore tornava indietro. Ora faremo le nostre valutazioni. Se attacco lo staff della nazionale? No, altrimenti l’avrei detto. Faccio solo la cronaca dei fatti. Quando faremo la risonanza valuteremo l’entità della situazione. Al termine della partita con la Salernitana stava bene, ha fatto tutti i 90 minuti”.

La risposta della federazione italiana è arrivata attraverso le parole del professor Ferretti, il responsabile dell’area medica della Nazionale, intervenuto in conferenza: “Immobile si è presentato al raduno, riferendo di un dolore al polpaccio insorto nella partita del giorno prima. Come tutti gli altri giocatori presentatisi in condizioni non perfette, è stata programmata un’attività di recupero in acqua, nessuno di loro si è allenato. Trascorse le 36 ore canoniche, abbiamo sottoposto Ciro a risonanza, mostrava segni di sofferenza al soleo, sulla base dei quali è stato ritenuto non recuperabile. Il fatto che noi non fossimo stati informati di questo evento può succedere nella concitazione del dopogara, i colleghi qualche volta possono omettere di segnalare, ma questo non ha inciso sulle nostre valutazioni”.