L’infortunio occorso a Nicolò Zaniolo soltanto pochi giorni fa in occasione di Roma-Juventus è stato davvero un grande dispiacere, per gli sportivi della Roma, sicuramente, ma anche per tutti gli appassionati di calcio.
Zaniolo è infatti uno dei più interessanti giovani talenti italiani: appena ventenne è ormai un punto fermo della Roma e ha già fatto il suo esordio in Nazionale.
Il ct Mancini ha dato grande fiducia al giovane calciatore nativo di Massa e puntava tantissimo su di lui anche in vista dei Campionati Europei, che si giocheranno quest’estate.
La gravità dell’infortunio, tuttavia, porta a pensare che Zaniolo non potrà essere disponibile per quest’avventura degli Azzurri.
Nello specifico, il giovane attaccante ha subito la rottura del legamento crociato anteriore, un infortunio che purtroppo comporta dei tempi di recupero piuttosto lunghi, nell’ordine di alcuni mesi.
Sebbene quest’incidente sia appena capitato, e tutti ci uniamo nel fare a Zaniolo i migliori auguri di pronta guarigione, la possibilità che il calciatore possa o meno prendere parte ai prossimi Europei è divenuto un argomento molto dibattuto.
Sebbene, come detto, le possibilità che il recupero possa avvenire in tempi brevi siano decisamente scarse, in molti sperano in un “miracolo”.
Il parere del Dott. Pier Paolo Mariani
Per quanto riguarda i pareri autorevoli si possono menzionare diverse opinioni, come ad esempio quella del medico chirurgo Dott. Pier Paolo Mariani, il quale è una personalità molto nota nel settore avendo avuto modo di seguire la riabilitazione di molti altri importanti calciatori.
Mariani non si sbilancia, ma lascia quantomeno trapelare che le possibilità di recuperare il calciatore in vista della competizione estiva non sono poi così esigue.
Mariani ha messo in evidenza il fatto che Zaniolo è stato operato immediatamente, e questo è, a suo modo di vedere, un aspetto molto positivo anche nell’ottica dei tempi di recupero.
Da buon professionista, ad ogni modo, Mariani sottolinea che ciò che conta è che Zaniolo rispetti i fisiologici tempi di recupero affinché possa tornare al più presto a svolgere la sua professione.
Il parere del Dott. Andrea Piazze
Una maggiore cautela proviene dal mondo della fisioterapia, e a tal riguardo è interessante aprire una parentesi per comprendere di cosa si occupi questa branca della medicina.
Mentre la chirurgia, ovviamente, si occupa dell’effettuazione delle operazioni necessarie per porre rimedio a un infortunio, la fisioterapia riguarda prettamente le fasi di recupero, ovvero la riabilitazione.
A seguito di un intervento, dunque, lo sportivo operato a seguito di un infortunio deve rivolgersi ad un centro specializzato, Ionoforetica è, ad esempo, un punto di riferimento per quel che riguarda la fisioterapia Bologna, per strutturare un programma di recupero.
Si è espressa a tal riguardo una personalità autorevole quale il Dott. Andrea Piazze, presidente del Gruppo di Interesse Specialistico in Fisioterapia Sportiva di AIFI, ovvero l’Associazione Italiana Fisioterapisti, sottolineando come la tendenza ad accelerare i tempi di recupero possa avere dei risvolti negativi.
L’eventualità peggiore, spiega Piazze, è quella che si verifichino episodi recidivi, senza trascurare il fatto che l’atleta si ritrova a dover sopportare una pressione psicologica non da poco.
Piazze mette inoltre in evidenza il fatto che gli effettivi tempi di recupero dipenderanno da una molteplicità di fattori, quindi sarà senz’altro fondamentale l’apporto fornito da professionisti quali il nutrizionista, il preparatore atletico e perfino lo psicologo dello sport.
Anche il Dott. Piazze, dunque, non ha dubbio alcuno sul fatto che la priorità debba essere quella di evitare di caricare oltremodo il ragazzo con delle pressioni psicologiche, facendo in modo che il suo recupero avvenga senza forzature e senza l’ansia, appunto, di doverlo completare nel più breve tempo possibile.