Influenze e raffreddore: ritornano i vecchi rimedi

Per evitare il raffreddore ingerire molta vitamina C, mai andare fuori con i capelli bagnati, rimanere in casa quando piove. Anche se non ci stanno confermo a sostegno di tale tesi di questi ’rimedi della nonna’ per non prendere un raffreddore, gran parte dei genitori li ha adottati con i loro figli, almeno stando al report condotto in Usa dagli esperti dell’Università del Michigan. La cosa buona – come è scritto nel C.S. Mott Children’s Hospital National Poll on Children’s Health – è che quasi la totalità dei genitori (il 99%) confermano che il loro comportamento ner prevenire il raffreddore include soprattutto un’accurata igiene personale, ’scudo’ che per la scienza ferma la diffusione di questo malanno. Questi metodi consistono nel fatto che i bambini siano spinti a lavarsi frequentemente le mani, non appoggiarle alla bocca o al naso e non spartire posate o bevande con gli altri.
Influenze e raffreddori: ritornano i vecchi rimedi. Interessante studio made in USA
Nonostante ciò, il 51% dei genitori ha somministrato al proprio figlio una vitamina o un integratore contro il raffreddore, anche non conoscendone gli effetti. Il 71% sostiene di cercare di tutelare i propri figli dal raffreddore seguendo suggerimenti come non portare all’aperto bambini con i capelli bagnati o convincerli a stare di più chiusi in casa. Ma i raffreddori, dicono gli esperti, si generino per via di virus diffusi da individuo a individuo. Il meccanismo di diffusione più consono è quello delle goccioline di muco dal naso o dalla bocca che viaggiano attraverso il contatto diretto o via aerea, starnutendo o tossendo, e giungono sulle mani e sul viso di altri individui, oppure su maniglie, rubinetti e giocattoli. “La notizia positiva è che la maggior parte dei genitori segue le raccomandazioni basate sull’evidenza per evitare di prendere o diffondere il raffreddore e altre malattie”, sostiene Gary Freed, autore del sondaggio sulla prevenzione del raffreddore.