Premessa la preoccupante ‘recrudescenza’ del virus sinciziale (per lo più rivolto ai neonati), che sta letteralmente ‘riempendo’ le terapie intensive italiane, ciò che preoccupa – e non poco – i pediatri, è ‘l’improvviso’ arrivo nel Paese dell’influenza, che sta velocemente ‘colonizzando’ diverse regioni.
Influenza: l’improvviso arrivo nel Paese ha già messo a letto oltre 811mila bambini, per lo più sotto i 5 anni
Come spiega infatti l’ultimo rapporto settimanale stilato da ‘Influnet’ (organo di sorveglianza dell’Istituto superiore di Sanità), “I casi stimati di sindmroe simil-influenzale nella popolazione italiana, sono circa 246.000, per un totale di circa 811.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza”.
Influnet: “Subito maggiormente dagli over 5 anni, il livello di incidenza pari a 4,2 casi per mille assistiti”
Soprattutto, si legge, “Continua a crescere la curva delle sindromi simil-influenzali in Italia, con un livello di incidenza pari a 4,2 casi per mille assistiti. E ad essere colpiti, sono maggiormente i bambini al di sotto dei 5 anni di età, in cui si osserva un’incidenza pari a 17,9 casi per mille assistiti”.
Influnet: “Si tratta per lo più di virus respiratori diversi da quelli influenzali”
Inoltre, spiega ancora l’organo dell’Iss, “La maggior parte dei casi segnalati di sindrome simil-influenzale sono riconducibili ad altri virus respiratori diversi da quelli influenzali”. Nello specifico, “Sette Regioni (Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Campania, Basilicata, Calabria, Sardegna) non hanno ancora attivato la sorveglianza Influnet”.
Inoltre, ”Tra le Regioni che hanno attivato la sorveglianza, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Lazio, Abruzzo, Puglia e Sicilia registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia di base”.
Max