(Adnkronos) – Il Brasile ha dichiarato un’emergenza sanitaria di sei mesi (180 giorni) dopo che sono stati riscontrati diversi casi di influenza aviaria in uccelli selvatici. Sette casi sono stati segnalati nello stato di Espirito Santo e un altro è stato scoperto nello stato di Rio de Janeiro si legge sulla Bbc. La dichiarazione di emergenza fa sì che il governo possa adottare più facilmente misure per fermare la diffusione del virus H5N1, altamente infettivo.
Il Brasile è il più grande esportatore di carne di pollo al mondo, con un fatturato annuo di quasi 10 miliardi di dollari. Le autorità affermano che i casi sono stati riscontrati lontano dalle principali aree di produzione del Brasile, nel sud del Paese.
La scoperta di un caso in un allevamento spesso innesca l’abbattimento di un gran numero di uccelli e può talvolta provocare restrizioni commerciali da parte di altri Paesi. L’emergenza sanitaria è stata dichiarata in tutto il Paese a titolo precauzionale.
Dall’ottobre 2021 il mondo sta attraversando la peggiore epidemia di influenza aviaria di sempre, che ha causato la morte di un numero di uccelli selvatici mai visto prima. Anche alcuni mammiferi hanno contratto la malattia.
Gli scienziati non sono ancora sicuri del motivo per cui questa epidemia si stia rivelando più grave di altre, ma l’Organizzazione mondiale per la Salute animale ha riferito di “impatti devastanti sulla salute e sul benessere degli animali”. L’Organizzazione mondiale della Sanità afferma che l’ulteriore diffusione del virus H5N1 dovrà essere monitorata da vicino per verificare se stia mutando in una forma in grado di diffondersi tra gli esseri umani. I casi che si verificano sono il risultato di persone che entrano in stretto contatto con uccelli infetti.