È stata pubblicata la lista dei 142 Paesi più prosperi al mondo. Litalia è presente ma non con ottimi risultati, considerando che nel 2015 siamo solamente 37esimi in classifica. A riportarlo è il “2015 Prosperity Index”, lindice redatto ogni anno dal Legatum Institute di Londra, che analizza il livello di prosperità delle differenti nazioni.
La classifica viene redatta tenendo conto di 8 parametri: economia, imprenditorialità e opportunità, amministrazione, educazione, sanità, sicurezza, libertà personale e capitale sociale. Nello specifico vediamo che la sanità, dove figuriamo al 22esimo posto, è il nostro punto di forza. Daltro canto, però, a preoccupare sono i risultati emersi in tema di libertà personale, siamo 48esimi, educazione, 47esimi, economia e amministrazione, 42esimi. Ci troviamo, infine, al 41esimo posto per quanto riguarda limprenditorialità e al 39esimo per la sicurezza.
In generale, lItalia conferma il trend negativo, registrato negli ultimi sei anni, che ci ha visti scendere di ben nove posizioni. Solo nel 2009, infatti, eravamo al 26esimo posto. Indicativo il fatto che, tra i Paesi dellUnione Europea, il Belpaese sia nelle ultime posizioni. Sopra di noi troviamo, tra gli altri, Norvegia, Svizzera, Olanda, Germania, Lussemburgo, Estonia e Spagna. In Europa solo in pochi si trovano peggio, tra questi la Grecia e la Romania. Ci si può leggermente consolare se si considera che il calo rispetto al 2009 ha riguardato anche Francia e Inghilterra.
Rispetto al resto del mondo, risultati migliori dei nostri li fanno registrare nazioni come Canada, Australia, Stati Uniti, Singapore, Taiwan, Korea, Emirati Arabi Uniti e persino il Kuwait.
Il Legatum Institute è un think tank a livello internazionale che da anni si interessa alla promozione del tema della prosperità. Il termine, tradotto letteralmente come serbatoio di pensiero, sta ad indicare quegli istituti, governativi e non, che si occupano di analisi delle politiche pubbliche. Secondo gli studi condotti, la nazione più prospera è la Norvegia, che si conferma tale ormai da sette anni. Fanalino di coda è invece la Repubblica Centrafricana.
Tra gli altri risultati pubblicati dallanalisi, emerge anche quello che riguarda il tasso di tolleranza di diversi Paesi nei confronti degli immigrati. Nelle prime cinque posizioni troviamo Canada, Norvegia, Nuova Zelanda, Islanda e Irlanda. Anche qui lItalia non sembra primeggiare rispetto alle altre nazioni.