Gli italiani amano gli animali da compagnia, li ritengono parte integrante delle proprie famiglie e ne riconoscono il ruolo fondamentale di aiuto e supporto giocato durante il lockdown imposto dalla pandemia da Covid-19. È quanto è emerso dal sondaggio che Federchimica Aisa (Associazione nazionale imprese salute animale), realizzato in collaborazione con Swg, per comprendere a fondo la natura del rapporto che lega gli italiani ai 60 milioni di animali domestici presenti in Italia (circa uno per abitante, secondo dati Assalco-Zoomark 2020).
I risultati, presentati oggi nel corso del webinar “Dalla campagna alla casa: l’evoluzione sociale del rapporto con gli animali”, hanno rivelato che un italiano su due possiede un animale domestico e che il 67% degli intervistati (campione di 800 persone bilanciato per età, genere, professione e provenienza geografica, inclusi i non possessori di animali) lo ha voluto per farsi compagnia, percentuale che sale al 73% se si considerano le persone senza figli. Se quindi un tempo agli animali era riservato un ruolo di aiuto nel lavoro, oggi i nostri amici pet si sono ritagliati lo spazio di veri e propri membri della famiglia: così, infatti, sono considerati dal 91% della popolazione intervistata.
Il cane è l’animale da compagnia più amato: ben il 62% degli intervistati ha scelto la compagnia di Fido, il 55% ha optato invece per un gatto, mentre un consistente 27% ha deciso di acquistare pesci, volatili, roditori e animali esotici come serpenti e iguane.
“L’essere umano nasce con un forte desiderio di relazione con gli animali – ha dichiarato l’etologo Roberto Marchesini – basti pensare ai bambini. Gli animali compaiono nei fumetti, nelle fiabe, nei giocattoli e da adolescenti i supereroi hanno di nuovo caratteristiche animali come Batman o Spiderman. Tutto questo ci fa capire che l’essere umano è affascinato dal mondo animale e quindi forse in questo periodo semplicemente c’è un maggior interesse verso l’aspetto affettivo, forse ricerchiamo negli animali qualcosa che non abbiamo e che ci manca”.
Da aiuto nel lavoro nei campi, l’animale domestico si è trasformato in compagno inseparabile degli esseri umani, come evidenziato soprattutto nel periodo più duro della pandemia da Covid-19, in cui più dell’80% tra i proprietari di cani e gatti si è detto confortato dalla loro presenza, mentre per il 90% convivere con un animale domestico è un importante contributo alla salute psicologica e un supporto allo sviluppo dei bambini.
“Il nostro sondaggio e il confronto con gli esperti rivelano come gli animali domestici siano fondamentali per il nostro benessere, un benessere non solo psicologico – ha spiegato Arianna Bolla, presidente di Federchimica Aisa – sono un aiuto per affrontare la solitudine e un supporto alla socializzazione per più piccoli. Convivere oggi con un animale domestico significa quindi essere responsabile della sua salute, una salute che dobbiamo garantire facendo riferimento ai medici veterinari. Un animale sano equivale a un proprietario sano, è così che realizziamo concretamente il concetto di One Health-una sola salute”.