INDAGANDO SU UN 30ENNE PER VIOLENTI MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA, GLI AGENTI DELL’AURELIO SCOPRONO ‘IL COVO’ DELLO SPACCIATORE: NASCONDEVA DROGA, ARMI E MUNIZIONI

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    Non ne poteva più di subire in silenzio davanti ai figli piccoli quei modi brutali e violenti: segregata in casa per anni di botte, insulti e ‘punizioni’ folli, come rimanere per ore in ginocchio di fronte a un muro. Così, quando le minacce fisiche rivolte anche alla sua famiglia da parte dell’uomo che un tempo amava, erano addirittura divenute di morte, ha deciso di porre fino a quest’inferno. Accompagnata dalla madre, la giovane si è recata presso il commissariato Aurelio per denunciarlo. Gli uomini diretti da Alfredo Matteucci hanno quindi iniziato ad indagare sull’uomo, scoprendo così in breve tempo che il 30enne S.A. era un violento spacciatore che agiva tra Primavalle e Casalotti. Gli agenti hanno deciso così di passare ai fatti e di perquisire sia l’abitazione roana dell’uomo, che quella di Testa di Lepre, nel comune di Fiumicino. Perquisizioni che hanno permesso di scopriere, debitamente occultate, una Skorpion, la micidiale pistola mitragliatrice di costruzione cecoslovacca, un revolver calibro 357 magnum e quasi 4 etti di cocaina pura. In particolare, nell’appartamento dove vive S.A., gli investigatori hanno trovato alcuni grammi di cocaina, un taser ed un manganello telescopico in ferro. In realtà il vero covo era il secondo appartamento a Testa di Lepre, dietro ad un armadio a muro, è stata scoperta una finta parete con una cassaforte ed una fessura, dalla quale era possibile accedere ad un piccolo vano. All’interno sono stati trovati 40 grammi di cocaina, diversi involucri in plastica termosaldati contenenti le armi e vario munizionamento. Altra cocaina, più di 320 grammi, era invece all’interno della cassaforte. Nella stessa abitazione è stato sequestrato il materiale per il confezionamento dello droga, un’altra pistola taser ed un passamontagna. L’uomo è stato arrestato ed portato nel carcere di Regina Coeli. Gli investigatori proseguono l’attività investigativa per ricostruire la storia delle armi, ed accertarne l’uso fatto attraverso specifici esami balistici.

    M.