Incontro decisivo tra i due vice premier del governo Conte: si sono visti, parlati, confrontati e alla fine ne è venuta fuori una verità, quella pronunciata dal numero uno del carroccio. “Andiamo avanti.”
E’ questo l’esito dell’incontro tra i due leader del governo gialloverde: da una parte il grillino Di Maio e dall’altra il leader della Lega Salvini.
Salvini vede Di Maio: “Andiamo avanti”
Circa un’ora circa di colloquio nel corso della quale si sono detti, evidentemente, ciò che c’era da dirsi. Tanto è durato l’incontro tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini.
I due vicepremier non si incontravano dallo scorso 11 luglio e, stando a quanto trapela dagli ambienti di M5S e Lega, la loro riunione è stata basilare e cruciale per quello che era divenuto ormai un elemento imprescindibile, ovvero fare una quadra della situazione politica dopo l’ultima settimana bollente.
Nel frattempo, nel mezzo, divampano le parole chiarificatrici di Conte: “Dobbiamo lavorare, non chiacchiere”, ha detto, negando di essere alla ricerca di fantomatiche maggioranze alternative.
Aggiornamento ore 6,21
“Che io possa andare in Parlamento a cercare una maggioranza alternativa è assolutamente fantasioso“. Queste le parole del premier Giuseppe Conte in risposta ai giornalisti che gli domandavano di commentare le parole di Matteo Salvini dopo l’informativa del premier in Senato.
In particolar modo incalzato sull’incontro tra i due vicepremier Conte si limita a dire: “Cosa buona e giusta”. In precedenza il premier, fuori da Palazzo Chigi aveva detto con veemenza: ”Dobbiamo lavorare, non chiacchierare”.
A lui aveva risposto praticamente subito lo stesso Salvini: “Conte dice di lavorare? Perfetto, sono d’accordo” Quanto alla presunta freddezza tra i due, Salvini non si è voluto esprimere. E a coloro che gli hanno domandato se dopo l’incontro con il collega DI Maio avesse incontrato anche il premier, Salvini ha negato: “No, non l’ho visto”.
Aggiornamento ore 11.01
Conte e Salvini sono d’accordo sul ‘lavorare’. Infatti ai cronisti che gli hanno domandato di replicare al presidente del Consiglio quando costui ha ricordato che bisogna lavorare e non far polemiche, Salvini ha chiosato: “Bene, perfetto, sono d’accordo”.
Ovviamente le domande erano perlopiù incentrate sull’incontro con Luigi Di Maio, “è andato bene” ha ammesso il vicepremier. Per poi chiarire: “Siamo una forza libera, che è al governo per il bene del Paese. Finché abbiamo certezza che il Paese si può cambiare dal punto di vista del taglio delle tasse, della riforma della giustizia e del lavoro andiamo avanti. Nessuno ci costringe a stare al governo, altri partiti e parlamentari evidentemente hanno il terrore di andare a elezioni, noi no. Finché si può sbloccare il Paese noi rimaniamo qua”.
Insomma, una conciliazione che però nasconde sempre una ipotesi di fuoriuscita. Anche se, quantomeno, sembrano meno ruvide delle ultime rivolte a Conte, quando Salvini aveva detto “le parole di Conte mi interessano meno di zero”.
Aggiornamento ore 13.48