Conte anticipa i tempi per quanto riguarda la decisione in merito al caso Siri e la possibilità di dimissioni del sottosegretario. Lincontro fra il senatore e il premier era previsto per questa sera, nellambito del consiglio dei Ministri programmato per le 21, dopo la trasferta tunisina di Conte e dei due vicepremier Salvini e Di Maio. A sorpresa invece il vertice fra il Presidente del Consiglio e il sottosegretario leghista ai Trasporti, sotto indagine per corruzione nellambito dellinchiesta sugli appalti nel settore eolico, è stato anticipato di 24 ore.
Incontro Conte – Siri: ancora sconosciuto lesito
È quindi avvenuto nella notte il vis à vis fra il premier Giuseppe Conte e il sottosegretario Armando Siri. Il vertice è attesissimo in quanto servirà a capire il destino del senatore leghista: Conte ha voluto incontrare Siri prima di decidere se firmare il decreto sulle dimissioni. Nulla è trapelato, al momento, per quanto riguarda lesito dellincontro fra i due. Un faccia a faccia comunque pesantemente condizionato dalla disputa interna al governo, con i contrasti fra Movimento 5 Stelle e Lega. Di Maio ha più volte ribadito la sua posizione, ovvero la manifestata necessità che Siri si dimetta almeno fino al termine dellindagine, nellattesa che il senatore possa chiarire il suo ruolo nella vicenda. Allo stesso tempo Salvini difende Siri e vorrebbe che il sottosegretario conservasse il posto.
Il Movimento 5 stelle però non molla sul caso Siri. Questa mattina a Radio Anchio ha ribadito il concetto il capogruppo grillino in Senato Stefano Patuanelli: “Noi riteniamo che le dimissioni siano la strada giusta. A prescindere dalla questione penale e giuridica che è tutta da leggere, vedere e dimostrare, cosa che non spetta alla politica ma al potere giudiziario, io credo che un dato sia certo: il sottosegretario Siri ha fatto presentare quegli emendamenti. Che siano stati approvati o no conta poco. Io credo che debba mettersi da parte per un periodo, chiarire la sua posizione. Siamo fiduciosi che possa chiarire”.