Consolidare il cessate il fuoco di venerdì scorso, 21 maggio, tra Israele e Hamas. È questo l’obiettivo della missione in Medio Oriente del segretario americano Anthony Blinken, che questa mattina ha incontrato il premier israeliano Benjamin Netanyahu. In un colloquio di due ore tra i due, Blinken ha elencato le priorità dell’amministrazione Biden: maggiore sicurezza in Cisgiordania e a Gerusalemme, assistenza “economica e umanitaria a Gaza a beneficio della popolazione e non di Hamas e ripresa “delle relazioni con l’Autorità palestinese”. Blinken ha inoltre sottolineato l’impegno statunitense alla sicurezza di Israele e il “diritto cristallino del Paese – già sostenuto dal presidente Joe Biden – a difendersi dagli attacchi indiscriminati di Hamas”.
“Come impedire il riarmo di Hamas” è tra le priorità di Netanyahu, che ha annunciato a Blinken la volontà di “estendere le relazioni col mondo arabo e islamico” (sulla scia degli accordi di Abramo, che però non riguardano nello specifico la questione palestinese) e di migliorare l’esistenza agli abitanti di Gaza e Cisgiordania. “Se Hamas attaccherà di nuovo, reagiremo con potenza”, ha avvertito però il premier, ringraziando il sostegno di Washington nel conflitto.
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Nell’incontro si è parlato anche di Iran. “Nessuna minaccia è superiore e spero che gli Stati Uniti non tornino all’accordo sul nucleare”, ha detto Netanyahu. “Qualunque cosa succeda – ha proseguito – Israele si riserva il diritto all’autodifesa contro un regime impegnato alla nostra distruzione”. Attualmente sono in corso a Vienna i negoziati, ripresi il 7 maggio, sul nucleare tra i firmatari del Jpcoa, l’accordo siglato nel 2015. Nel 2018 gli Stati Uniti, sotto la presidenza di Donald Trump, erano usciti dall’accordo. Nel Paese il segretario di Stato americano incontrerà anche il presidente Reuven Rivlin, il ministro della Difesa Benny Gantz e il ministro degli Esteri Gabi Ashkenazi.
Grande attesa anche per l’incontro con il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Maḥmūd ʿAbbās (Abu Mazen) e il primo ministro Mohammad Shtayyeh. Nel pomeriggio Blinken volerà a Ramallah per una visita ufficiale con i due esponenti di spicco del partito al Fath. È la prima dal 2018, da quando Trump ha riconosciuto Gerusalemme capitale dello Stato ebraico. Scopo dell’incontro sarà rinsaldare i legami tra al-Fath, che governa la zona della Cisgiordania, e la Casa Bianca e lo stanziamento di fondi per la ricostruzione di Gaza. Aiuti che, ricorda Washington, dovranno essere “a beneficio della popolazione e non di Hamas”.