Mentre Siena è ancora intenta a festeggiare la vittoria della Selva, che si è aggiudicata l’atteso e seguitissimo Palio annuale, in un altro luogo, dove – anche qui – le corse dei cavalli rappresentano una ricorrenza ‘culturale’, si è invece consumata una tragedia.
“Ogni Palio con uso di cavalli è una manifestazione pericolosa, anche per i fantini, che mette in secondo piano i diritti degli animali”, denuncia l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che ha informato oggi della morte, ieri sera, di una cavalla montata da un fantino ora ricoverato in gravi condizioni.
A quanto si apprende, l’uomo stava conducendo una prova in vista della ‘Quintana di Ascoli Piceno’, in programma l’8 luglio, e della ‘Giostra della Rivincita folignate’, prevista invece per settembre.
Duro il commento del presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto, dopo che “Il presidente dell’Ente Giostra della Quintana di Foligno, Domenico Metelli, ha dichiarato che si è trattato di una ‘normale caduta come ne abbiamo viste altre in questi anni, questa volta il destino ha voluto che la cavalla sia finita sopra al cavaliere’. Ebbene – prosegue Comparotto – se tale Giostra non fosse rischiosa per animali e persone, non vi sarebbero tutte le cadute di cui parla. È ora di voltare pagina: siamo nel XXI secolo e ancora dobbiamo assistere a questi spettacoli anacronistici che mettono a repentaglio vite umane ed animali”.
Dunque, termina la nota dell’Oipa, “Come per il Palio di Siena, chiediamo l’abolizione di ogni Torneo, Giostra, Quintana, che faccia gareggiare cavalli: sono troppi i cavalli morti ed infortunati per queste competizioni. La tradizione non vale la vita di un essere senziente: si trovino modi alternativi per le rievocazioni – conclude Comparotto – e che siano rispettosi degli animali, ora tutelati anche dall’articolo 9 della Costituzione”.
Max