Ad una settimana dalle dimissioni, da ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, è giunta al palazzo di giustizia di Potenza, dove sarà ascoltata dai pubblici ministeri che indagano sul petrolio in Basilicata. Lex ministra, sarà ascoltata, non come indagata sul caso, ma come persona informata sui fatti. Fonti vicine alla Guidi, hanno sottolineato la tranquillità e la serenità dellex ministro nellaffrontare e nel fornire ogni informazione possibile e utile ai magistrati. Saranno due i nodi da sciogliere per la Guidi, in merito allinchiesta del filone Tempa Rossa, il Centro Oli che la Total sta realizzando a Corleto Perticara (Potenza). Il primo aspetto da chiarire, riguarda lintercettazione del novembre 2014 con il compagno Gianluca Gemelli (indagato), sullemendamento alla legge di Stabilità proprio per Tempa Rossa. “Dovremmo riuscire a mettere dentro al Senato, se è d’accordo anche ’Mariaelena’ (Boschi), quell’emendamento che mi hanno fatto uscire quella notte, alle quattro di notte”, questo lestratto dellintercettazione tra la Guidi ed il compagno Gemelli, a capo di due società interessate al settore petrolifero. Questa è stata la telefonata, definita inopportuna dal premier, che ha portato alle dimissioni Federica Guidi. Il secondo aspetto, riguarda il ruolo chiave di Gemelli, grazie al legame tra limprenditore e lesponente politico, le compagnie e le imprese, non soltanto Tempa Rossa, hanno utilizzato come scorciatoia il compagno della Guidi, individuato per risolvere i problemi ed accelerare le procedure previste.
D.T.