(Adnkronos) – “Il documento firmato non è mai stato nelle mie mani”. E’ quanto dichiara l’ex premier Giuseppe Conte, sentito a Roma, il 12 giugno 2020, dai magistrati della procura di Bergamo che hanno condotto l’inchiesta sulla prima fase della pandemia e sulla mancata zona rossa nei comuni della Val Seriana. “Il fatto che il 5 marzo 2020 la bozza fosse già sottoscritta dal ministro Speranza mi è stato riferito, successivamente, credo dai miei collaboratori”.
Nel verbale, allegato agli atti di chiusura dell’inchiesta in cui Conte risulta indagato per epidemia colposa, si cerca di ricostruire i passaggi e i dati che hanno portato a una scelta che potrebbe aver fatto impennare il numero dei morti in provincia di Bergamo.