Quando ai rovi ed agli arbusti resi secchi dalla siccità, si unisce il forte vento – bollente – di Scirocco, la disgrazia è nell’aria.
Ne sanno qualcosa i romani che, nel primo pomeriggio di oggi si sono dovuti misurare con un maxi-incendio nel quadrante Ovest della Città, precisamente nel quartiere di Casalotti dove, a ridosso di via di Boccea, un iniziale fuoco di sterpaglie in pochi minuti si è trasformato in un maxi incendio il quale, oltre che lambire il caseggiato vicino, ha distrutto un’area camper. Il bilancio parla di ben 35 intossicati e di danni ingenti.
Il tempo di sincerarsi che il peggio fosse passato, poco distante in linea d’aria, a ridosso del litorale, in serata un altro rogo ha messo a dura prova i vigili del fuoco. Intorno alle 20 infatti, per cause ancora da accertare, da un canneto che si estende accanto all’oasi Lipu Centro Habitat Mediterraneo di via dell’Idroscalo – in prossimità del Porto turistico – si è sprigionato un piccolo rogo che, anche in questo caso, alimentato dal forte vento, in pochi minuti si è trasformato in un maxi-incendio.
In pochi minuti infatti le fiamme hanno percorso centinaia di metri, andando ad interessare le numerose baracche, dove solitamente trovano riparo i senza fissa dimora, un fatto che rende impossibile al momento capire se vi siano persone arse nel rogo.
Purtroppo, questo va detto, secondo quanti hanno riferito diversi testimoni (saranno poi le autorità preposte a verificarne l’esattezza), le numerose chiamate al 112 non sarebbero state evase dagli operatori con la celerità sperata ma, addirittura, la risposta si sarebbe fatta attendere a lungo. Minuti preziosi persi per organizzare un intervento che – vista l’area interessata dalle fiamme – si prefigurava complicato sin dall’inizio.
Purtroppo c’è anche da dire, come spiegato in apertura, che quella di oggi sotto il profilo dei roghi è stata una giornata davvero ‘maledetta’. Incendi che hanno ovviamente coinvolto anche agenti e sanitari in diverse zone della Capitale: oltre che a Casalotti, le fiamme hanno fatto tremare il Parco dei Principi dove, a causa del forte e denso fumo levatosi, sono stati addirittura dirottati i voli da e per l’aeroporto di Ciampino.
Così, rispetto alle 20, quando sarebbe iniziato il rogo, la prima squadra dei vigili del fuoco dotata di autobotte, secondo alcuni testimoni presenti, sarebbe giunta sul luogo del rogo intorno alle 21,25. Grande lavoro anche da parte dei volontari della Protezione civile quali, oltre che a contribuire a ‘circoscrivere’ – per quanto possibile – il fronte delle fiamme, togliendo quanto più arbusti e sterpaglie secche, hanno subito provveduto ad inibire la circolazione dei mezzi, per agevolare le squadre di soccorso.
Tornando al rogo di Ostia, che non è stato ancora domato, si teme anche per la vita dei numerosi animali selvatici che affollano l’oasi. Ad ogni modo, i primi a giungere sul posto i carabinieri, che si sono ‘dannati’ (sfidando un’aria irrespirabile), per accertarsi che non vi fossero persone esposte e rischio. Purtroppo però, come dicevamo nell’area si trovano diverse baracche ed un’officina nautica, i materiali altamente infiammabili, così come le vernici e le resine, hanno finito per accelerare la combustione, liberando un nuvolone nero e tossico.
Mentre scriviamo i vigili del fuoco sono ancora all’opera, speriamo che il bilancio di questo ennesimo rogo non ci riservi drammatiche sorprese…
Max