Incendio a Tor Cervara: capannone in fiamme con rifiuti speciali, odore acre nell’aria

Nella notte tra domenica 24 e lunedì 25 novembre, un incendio ha coinvolto un capannone occupato a Tor Cervara, periferia est di Roma. Al suo interno si trovavano materiali pericolosi come rame, pneumatici e vernici, che hanno generato una nube tossica. Il fumo, spinto dai venti, si è propagato fino ai quartieri del litorale romano. Vigili del fuoco e autorità locali sono intervenuti per spegnere le fiamme e avviare i controlli ambientali.

Le cause dell’incendio a Tor Cervara

L’incendio si è sviluppato all’interno di un capannone abbandonato nella zona industriale di Tor Cervara, da tempo occupato e utilizzato per lo stoccaggio illegale di materiali speciali.

All’interno della struttura erano accumulati rifiuti pericolosi come rame, pneumatici usati e barattoli di vernice, elementi altamente infiammabili che hanno alimentato rapidamente le fiamme. Il rogo, segnalato poco dopo la mezzanotte, ha richiesto l’intervento immediato di più squadre dei vigili del fuoco, che hanno lavorato per ore per contenere e domare l’incendio.

Le indagini sono in corso per determinare se si tratti di un evento accidentale o doloso, con le autorità che stanno analizzando le condizioni del capannone e raccogliendo testimonianze.

Incendio, pericolo nube tossica

Il rogo ha generato una densa nube di fumo nero che si è rapidamente spostata verso ovest, interessando numerosi quartieri della capitale. I venti hanno trasportato gli odori acri e il particolato fino al litorale, causando disagi a Ostia, Acilia, Vitinia e zone limitrofe.

Numerosi cittadini hanno riportato sui gruppi social locali una “puzza di bruciato” intensa e persistente, esprimendo preoccupazioni per la qualità dell’aria. Anche i residenti dell’Eur, Torrino e Decima hanno lamentato aria irrespirabile e una visibilità ridotta a causa della nube.

Le squadre dei vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte per domare l’incendio, utilizzando mezzi speciali per spegnere i materiali altamente infiammabili. Successivamente, tecnici dell’ARPA Lazio sono intervenuti per effettuare rilevamenti sulla qualità dell’aria e verificare la presenza di sostanze nocive nei quartieri colpiti dalla nube.

Nel frattempo, le autorità locali hanno invitato i cittadini a limitare le attività all’aperto e a mantenere porte e finestre chiuse nelle zone interessate. La protezione civile ha attivato un piano di emergenza per garantire supporto ai residenti e ridurre i disagi.