IN VIA SALARIA CERIMONIA PER MASSIMO D’ANTONA

Ricorrono oggi 15 anni dall’assassinio di D’Antona, vittima del terrorismo. In occasione delle celebrazioni per commemorare la sua morte, il sindaco di Roma, Marino ed il governatore del Lazio, Zingaretti, hanno deposto una corona nel luogo esatto dove D’Antona fu ucciso dalle Brigate Rosse, sulla via Salaria, superato l’incrocio con via Adda, a poca distanza dal suo appartamento. Accanto alle istituzioni locali, c’erano i Ministri del Governo italiano: alla pubblica amministrazione, Marianna Madia; alla Giustizia, Andrea Orlando; al lavoro, Giuliano Poletti. Sono intervenuti anche il prefetto Riccardo Carpino ed il presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone.
Giurista e docente di diritto del lavoro all’Università “La Sapienza” e alla Seconda Università degli studi di Napoli, meglio conosciuto come il consulente dell’allora Ministro Antonio Bassolino, D’Antona fu ucciso dai brigatisti Mario Galesi e Nadia Desdemona Lioce a causa del ruolo “politico-operativo” che svolgeva, ruolo che, secondo l’organizzazione, faceva di D’Antona un “servitore dello Stato” da eliminare. Il mercato, il diritto del lavoro e l’azione sindacale sono stati l’oggetto principale della sua attività e ricerca scientifica, per questo era presente alla commemorazione un gruppo silenzioso di lavoratori, che per tutto il tempo hanno sventolato le bandiere delle principali sigle sindacali: Funzione pubblica, Spi e Silp Cgil, Cisl, Ugl. Il 20 maggio e’ infatti anche l’anniversario dello Statuto dei Lavoratori.°