Ovviamente il numero dei posti letto occupati nelle corsie e, soprattutto, nelle terapie intensive, è proporzionato alle capacità di accoglienza di ciascun ospedale. Va da se che, come nei casi che andremo ad affrontare, sebbene i posti occupati complessivamente nelle rianimazioni superano il limite prefissato, ciò non sta necessariamente a significare che ci troviamo di fronte ad una feroce recrudescenza dei contagiati da coronavirus.
Accade infatti che, sia in Sicilia (zona gialla), che in Calabria (zona bianca), le terapie intensive sono al collasso, avendo abbondantemente superato i livelli di sopportazione previsti. Ma, attenzione, parliamo di regioni, dove le strutture sanitarie – per ricettività – rappresentano da sempre il tallone d’Achille.
Fra i tanti, a svolgere una funzione di monitoraggio rispetto all’andamento della curva epidemiologica, anche l’Altems (l’Alta Scuola di economia e management dei sistemi sanitari dell’Università Cattolica), che ogni settimana monitora sull’intero territorio l’andamento della diffusione del coronavirus Sars-CoV-2. Ebbene, giunta al 66° Instant Report Covid-19, come illustra il direttore Americo Cicchetti, “L’indicatore di stress del Servizio sanitario nazionale elaborato da Altems sulla settimana (17-23 settembre), mostra un valore medio nazionale pari a 0,31 (il massimo, pari a 1, indica l’ingresso in zona gialla), con un’incidenza media settimanale pari a 47 nuovi casi ogni 100.000 abitanti e il 77% della popolazione over 12 che ha completato il ciclo vaccinale con valori differenti tra le regioni“.
Ora, prosegue Cicchetti, succede che ”La regione con il rischio di soglia in zona gialla più elevato è la Sicilia, con un indice di stress pari a 0,67, un’incidenza media settimanale pari a 84 nuovi casi ogni 100.000 abitanti, ed il 69% della popolazione over 12 che ha completato il ciclo vaccinale”. Insomma, come dicevamo, aldilà del sold-out’ registrato nelle (poche) rianimazioni, la situazione generale non è poi così grave come sembrerebbe.
Inoltre, nell’ambito delle rilevazioni effettuate quest’ultima settimana da Altems, segue la Provincia autonoma di Bolzano (indice di stress a 0,64), con un’incidenza media settimanale pari a 77 nuovi casi ogni 100mila abitanti, ed il 71% della popolazione over 12 che ha completato il ciclo vaccinale.
Diversamente, i dati raccolti rivelano che la regione ‘con il rischio di soglia in zona gialla più basso’ è il Molise (indice di stress a 0,09), per un’incidenza media settimanale pari a 15 nuovi casi ogni 100mila abitanti, con l‘81% della popolazione over 12 che ha completato il ciclo vaccinale“.
Max