Il Regno Unito si prepara a uscire dal lockdown lentamente, ma “in modo irreversibile”. Da oggi il governo infatti ha iniziato, dopo tre mesi di lockdown, ad allentare le misure restrittive. Le persone potranno incontrarsi all’aperto (anche in giardini privati) in gruppi fino al massimo di sei oppure tra due nuclei familiari. Rimane, però, in vigore l’obbligo di mantenere una distanza di sicurezza di almeno due metri. I britannici dovranno attendere per tornare ad abbracciarsi.
Riprendono oggi anche gli sport all’aperto e riaprono gli impianti sportivi, mentre le attività “non essenziali” (parrucchieri, pub, ristoranti, negozi, biblioteche) riapriranno con l’avvio della cosiddetta fase 2, da programma prevista per il 12 aprile.
I primi segnali di ripresa sono stati resi possibili grazie a un’intensa campagna di vaccinazione di massa. Nel Paese circa 30 milioni di cittadini, ovvero il 57% della popolazione totale, hanno ricevuto la prima dose (circa 3 milioni e mezzo anche il richiamo) e i nuovi contagi e decessi sono al minimo storico. Nelle ultime 24 ore le vittime sono state diciannove, zero a Londra.
La graduale riapertura del Paese prevede quattro fasi: la speranza del governo è che si possa tornare a una quasi normalità entro la fine di giugno. Per non vanificare gli sforzi fatti, però, resta in vigore il divieto per almeno altri tre mesi di andare all’estero se non per motivi di lavoro e urgenza. I trasgressori rischiano una multa di 5.000 sterline.
Mario Bonito