(Adnkronos) – La pubertà precoce o anticipata, soprattutto nelle bambine, con un esordio sotto gli 8 anni per le femmine e sotto 9 anni per i maschi “è un fenomeno che osserviamo da un decennio. In pandemia abbiamo visto un notevole aumento, con numeri quasi raddoppiati nelle femmine nel nostro Paese. Ma dai primissimi dati disponibili, che però non possono essere considerati definitivi, il picco sembrerebbe ridimensionarsi”. Lo spiega all’Adnkronos Salute, Carla Bizzarri, pediatra endocrinologa del Bambino Gesù di Roma che segue lo studio osservazionale, diretto da Marco Cappa, i cui primi risultati, pubblicati nel 2021, avevano evidenziato il raddoppio dei casi nel semestre marzo-settembre 2020.
“Con l’attenuarsi dell’epidemia – continua Bizzarri – sembrerebbe attenuarsi anche questo fenomeno, ma parliamo di dati del tutto preliminari che stiamo valutando ora”. Nella prima fase pandemica a determinare la crescita dei casi hanno contribuito, secondo i ricercatori, “lo stress, l’isolamento, la chiusura delle scuole, il cambiamento repentino dello stile di vita, l’aumento della sedentarietà, del peso. Il legame tra pandemia e picco dei casi potrebbe essere ulteriormente confermato – continua Bizzarri – se i dati che stiamo elaborando evidenziassero che, nel momento i cui le bambine hanno ripreso una vita normale (scolarizzazione, attività fisica ecc), il fenomeno si attenua”.
Il trend registrato nell’ultimo decennio nella riduzione dell’età della pubertà “in molti studi è stato messo in relazione con diversi fattori. I lavori più numerosi sono legati all’epidemia di sovrappeso e obesità”. Questa condizione di precocità rappresenta “un danno fondamentalmente su due fronti. Il primo: l’accelerazione della velocità di crescita ossea porta sì ad una crescita precoce ma anche ad una saldatura precoce delle cartilagini di accrescimento, quindi fondamentalmente una bassa statura da adulti. In secondo luogo c’è l’aspetto psicologico: avere uno sviluppo molto prima dei coetanei può causare al bambino o alla bambina un disagio psicologico”. Problemi che si possono avere “a breve e a lungo temine”. Per quanto riguarda invece la possibile precocità della menopausa per chi ha anticipato la pubertà, l’esperta smentisce: “ci sono stati in passato studi in questa direzione ma si tratta dati mai confermati”. conclude Bizzarri.