Un dato impressionante quello diffuso dall’indagine elaborata dal servizio contrattazione privata e politiche settoriali della Uil: in Italia oltre 12 milioni di lavoratori sono in attesa di un nuovo contratto di lavoro. Nello specifico, spiega lo studio, 7,6 milioni di lavoratori appartengono al settore privato (il cui ccnl è scaduto nel 2015 o scade nel 2016), oltre 1,3 milioni di addetti il cui contratto è scaduto nel 2014 o in anni precedenti e, infine, la grande platea degli oltre 3,2 dipendenti del pubblico impiego che attende il contratto da ormai oltre 6 anni. Lindagine condotta dalla Uil prende le mosse dal settore privato, prendendo a riferimento 66 ccnl. Di essi 37 sono scaduti nel 2015 e ne sono stati rinnovati, ad oggi, solo 8 (Gomma-plastica, industria chimica, industria alimentari, cooperative alimentari, cemento aziende industriali, cemento PMI, area porti e fiori recisi). Nel 2016, invece, sono attualmente scaduti 21 Ccnl, di cui 5 rinnovati (laterizi industria, laterizi PMI, trasporto a fune, lapidei industria e Ormeggiatori), mentre ulteriori 8 Ccnl scadranno a fine 2016. In particolare, le lavoratrici e i lavoratori che hanno visto scadere il proprio Ccnl nel 2015 – e che sono tuttora in attesa di rinnovo – sono circa 3.860.000 di cui 3.409.900 nei settori industria, manifatturiero e servizi; 220.000 lavoratori artigiani; 155.910 impiegati in aziende medie e piccole; 52.000 afferenti allagricoltura; 20.000 ascrivibili al settore cooperativo. I ccnl già scaduti nel 2016 riguardano circa 1.765.000 lavoratori, così distribuiti: 966. 180 riguardanti i settori industria, manifatturiero e servizi; 116.690 impiegati in aziende piccole e medie; 680.000 lavoratori artigiani.
M.