Dagli e dagli prima o poi poteva succedere. Così stamane è uscita la notizia che sia in Germania, che nei Paesi Bassi, da magazzini e supermercati sono stato ritirate milioni di uova, risultate essere contaminate in quanto, dalle analisi, sono stati rilevati elevati livelli di fipronil, un noto insetticida tossico – vietato nella produzione di alimenti destinati al consumo umano. Fortuntamante lallarme non tocca il nostro Paese dove, ha sottolineato la direzione generale per lIgiene e la Sicurezza degli alimenti del ministero della Salute, non risultano distribuzioni di uova contaminate dal fipronil. Come spiegano dal ministero, “le indagini condotte attraverso il sistema di allerta europeo Rasff, hanno evidenziato che si ipotizza un uso fraudolento del fipronil da parte di alcuni produttori dei Paesi Bassi”. In realtà, già il 31 luglio scorso erano stati informati sia gli Assessorati alla Sanità delle Regioni, che le Province Autonome della problematica, affinché effettuassero verifiche sul territorio. Tronando ai Paesi bassi, la situazione peggiore è quella olandese, con 180 allevamenti temporaneamente chiusi. Contemporaneamente, è stata avviata anche uninchiesta penale per cercare di mappare la vastità della situazione. Anna-Kaisa Itkonen, portavoce della Commissione europea, parlando con i media a Bruxelles, ha affermato che “le uova contaminate sono state tracciate e ritirate dal mercato e la situazione è sotto controllo “. Linsetticida fipronil, è di comune uso un ingrediente comune fra i prodotti veterinari, e viene usato per eliminare pulci, pidocchi zecche, ma ne è vietato il trattamento per animali destinati al consumo umano. Come ha infatti sancito lOrganizzazione Mondiale della Sanità, si tratta di una sostanza altamente tossica che, se ingerito in grandi quantità e per un lungo periodo di tempo, può danneggiare il fegato, le ghiandole tiroide, e le reni.
M.