BREAKING NEWS

In attesa del Dpcm natalizio Conte ‘anticipa’ che prevarrà su tutto la cautela: “Impedire la crescita dei contagi”

Mentre si procede alle ultime limature di quello che sarà il nuovo Dpcm che conterrà delle precise regole comportamentali sul Natale che ci apprestiamo a trascorrere, oggi il premier Conte ne ha anticipato diverse posizioni, in merito ad esempio, su quanti carezzano la ‘suggestiva’ di idea di poter addirittura intraprendere un viaggio.

Ho avuto colloqui con rappresentanti delle istituzioni europee per ottenere un coordinamento delle misure restrittive, in particolare per gli impianti sciistici e tutto ciò che ruota attorno alle vacanze di Natale e alle infrastrutture. C’è una comune preoccupazione. Nel pieno della seconda ondata non possiamo pensare a vacanze in montagna come gli altri anni. Auspico una risposta europea e credo sia opportuna, questo non significa invadere le prerogative dei singoli stati, ognuno sarà libero di adottare le misure che ritiene. Ci stiamo premurando affinché, se si va all’estero in modo massiccio per le vacanze, non si possa rientrare senza alcun controllo“. In poche parole, spiega Conte, “Non vogliamo limitare i trasferimenti transfrontalieri“.

Conte: “Per Natale qualcuno vorrebbe spostarsi, ma è presto”

Altro tema ‘caldo’, sempre interno al nuovo Dpcm: “Stiamo lavorando alle misure di Natale, confido che già nei prossimi giorni potremo definire un pacchetto di misure adatte a intervenire su quelle che altrimenti potrebbero essere occasioni molto intense di socialità nel periodo natalizio. Ci rendiamo conto che i cittadini devono programmare eventuali spostamenti, ma al di là della colorazione delle regioni – ha quindi tenuto a precisare il premier – pensiamo che in quel periodo si debbano introdurre misure e maggiori cautele per prevenire una nuova impennata del contagio. Il numero dei decessi è molto chiaro, non possiamo accettare lo stress che grava sui servizi sanitari”.

Conte: “La scuola? Va riaperta il prima possibile”

Infine, in relazione alla scuola, il capo del governo chiarisce subito che “La scuola va riaperta il prima possibile” soprattutto, precisa ancora, evitando “disagi per i nostri giovani, che devono poter vivere la ricchezza di un rapporto formativo che si basa sull’interrelazione in diretta, in presenza, dei compagni tra loro e con i docenti. Non appena riporteremo sotto controllo la curva dei contagi torneremo quanto più possibile con la didattica in presenza. Quella è la pienezza di esperienza formativa che vogliamo offrire ai nostri ragazzi”.

Max