Elaborando i dati raccolti dal dossier impatto ’Oltre le sbarre. 10 anni di indulti, svuota carceri e misure alternative alla detenzione’, condotto dall’Ufficio valutazione, all’agenzia di stampa Adnkronos denuncia che negli ultimi 10 anni nei carceri la capienza è cresciuta del 17,3%, con addirittura il 40,1% di detenuti in più. Un forte incremento, in considerazione però dellindulto che nel 2006, aveva comportato un calo lasciando nelle celle 39.005 rispetto una capienza di 42.824 posti (il -34,5%). Dieci anni il rapporto posti-detenuti è 50.228 contro 54.653. Il rapporto evidenzia poi come, nel 2010, le cose siano precipitate, con 67.961 detenuti in carcere (parliamo di un impressionante +74,2% rispetto al 2006), per 45.022 posti (+5,1%). Un rapporto allucinante secondo vi erano mediamente disponibili due posti ogni tre detenuti. Una quadro a dir poco impressionante che ha spinto lEuropa ad aprire una procedura d’infrazione nei confronti del nostro Paese. Dal canto suo il governo è stato costretto a dichiarare lo stato d’emergenza, approvando così il piano carceri straordinario, a seguito del quale il Consiglio d’Europa lanno scorso ha deciso di archiviare il dossier, riconoscendo limpegno applicato per migliorar la situazione. In realtà dei 21.700 nuovi posti preannunciati dal piano, ne sono stati molti meno: tra il 2010 e il 2014 la capienza è infatti cresciuta appena di 4.415 posti (20,3%). Come spiega un documento Uvi, nellambito della relazione presentata al parlamento lo scorso marzo, vi sono ’’ancora molte criticità. Oltre al persistente sovraffollamento, alla vetustà di molte strutture, alla cronica carenza di personale’’ si segnala la ’’problematica condizione dei detenuti disabili, omosessuali, transessuali, oppure portatori di gravi patologie fisiche o psichiatriche’’.
M.