La famigerata IMU 2020 rappresenta uno dei tempi sempre più caldi tra i contribuenti italiani. La domanda delle domande è e resta: per l’IMU 2020 paga l’inquilino o solo il proprietario?
Come sappiamo la Legge di Bilancio ha abolito la TASI inquilini, e pertanto quest’anno sono solo i proprietari a dover pagare. Ma come funziona? Quali sono le nuove regole?
Facciamo un pò di chiarezza sulle novità e sulle esenzioni della nuova IMU.
Le nuove regole entrate in vigore con la Legge di Bilancio modificano d molto il percorso dell’esenzione IMU. Da quest’anno, come sanno gli esperti, la nuova IMU, che incorpora la TASI, non implica l’acconto da parte degli inquilini: una buona notizia per chi vive in affitto.
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Dunque quali sono le novità per gli inquilini sulla nuova IMU, dal momento che la scadenza del 16 giugno è prossima?
Il 2020 è un anno pieno di novità sul fronte del Fisco, tra cui l’abolizione della TASI per gli inquilini. È stata la Legge di Bilancio a generare la nuova IMU, nata da una fusione di IMU e TASI, per una questione di semplificazione fiscale.
Le due tasse sulle casa avevano regole identiche, ma fino allo scorso anno erano divise in due tributi scissi.
Fino allo scorso anno, anche gli inquilini dovevano pagare una quota della TASI, dal 10 al 30%. La parte rimanente, quindi dal 70 al 90%, era incombenza del proprietario.
Quest’anno non è più così: gli inquilini sono esentati dal pagamento dell’IMU, in scadenza il 16 giugno.
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Dunque in sintesi gli inquilini non dovranno più occuparsi del pagamento dell’IMU. Il discorso è opposto per i proprietari, sui quali invece grava la scadenza tra giorni.
Il prossimo 16 giugno chi è tenuto a pagare l’IMU dovrà versare tramite modello F24 l’acconto, o prima rata, che ammonta al 50% di quanto versato nel 2019.
Chi pagherà la prima rata dovrà occuparsi solo della quota versata come proprietario, non dovrà quindi fare riferimento all’importo versato (l’anno passato) dall’inquilino.
Per quanto concerne la seconda rata, da pagare entro il 16 dicembre, si attendono news ufficiali da parte del Ministero dell’Economia.
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