“Lo schema ‘ombrello’ consentirà aiuti alle imprese di tutte le dimensioni da parte delle Regioni, delle Province autonome, di altri enti territoriali e delle Camere di Commercio. Insieme ad altre misure, sosterrà le imprese italiane affinché continuino le loro attività in questo periodo difficile e preservino l’occupazione”.
La notizia che non ti aspetti. Ma non perché l’Ue non debba aiutarci anzi, quanto perché arriva a noi tramite le agenzie e non attraverso una fonte di governo. Forse perché si tratta di ‘soldi facili’ ed esentasse? E già perché della ‘pioggia di fuoco’ da 55 mld tanto decantata dal premier, entro il 30 giugno, attraverso l’erario ben 30 mld dovrebbero già ‘rientrare’.
L’uso del condizionale è d’obbligo perché, visti i tempi, abbiamo seri dubbi circa le disponibilità economiche degli italiani, abbastanza provati dalla crisi da lockdown.
Tornando a questo ‘aiutino from Bruxelles’, annunciato dalla vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager, la Commissione Europea ha deciso di approvare questi 9 mld a sostegno delle nostre imprese, a causa dei ‘disagi’ comportati dal Covid-19. Una misura, ha spiegato la Vestager, “in linea con il quadro temporaneo Ue sugli aiuti di Stato”.
Max