Un monito all’Europa che deve “cambiare passo” e uno alla Francia che deve “imboccare la strada delle riforme”. E’ il messaggio del premier Matteo Renzi in visita a Berlino dove incontrerà nel pomeriggio la Cancelliera Angela Merkel. Il premier ha parlato dell’Ue, ma anche del mercato del lavoro italiano, in particolare dopo il jobs act. E dell’immigrazione sottolineando che “tutti devono essere salvati in mare”. “Se per questo devo perdere un punto nei sondaggi – ha aggiunto – perderò un punto nei sondaggi. Magari poi, se non hanno diritto d’asilo, si rimandano a casa, però si devono andare a salvare. “L’Europa – ha detto Renzi – deve cambiare passo. Cio’ che sta avvenendo in Grecia non è il paradigma della nuova Europa che abbiamo in mente”. Il cuore dell’Europa – ha evidenziato – e’ nelle università, dove si fa ricerca, non nei palazzi di Bruxelles, non nelle cancellerie. Né nelle sedi partiti. Chiudere Schengen non serve a evitare che entrino, al massimo per quanto paradossale può impedire che escano”. “Il ruolo della Germania oggi è assolutamente cruciale” sopratutto “nella costruzione in un’idea di Europa orientata su cambiamento. Questa è la nostra missione”. Lo ha detto Matteo Renzi a BErlino, parlando alla università von Humboldt. Commentando il titolo del suo intervento “ritorno al futuro”, e rispondendo a qualcuno che gli ha chiesto se il film abbia un lieto fine Renzi ha risposto: “Non so se ci sarà un happy end a questo. Rischiamo un sequel, una telenovela. “Questo é il problema”. Dopo il Jobs act, in Italia oggi il mercato del lavoro è più flessibile che in Germania”. “Il costo del lavoro è stato abbassato e vogliamo copiare il modello tedesco e austriaco di alternanza fra scuola e lavoro”.