“Non si tratta di una sospensione degli accordi di Schengen al Brennero, ma esclusivamente di un’intensificazione dei controlli”. Lo precisa il governatore Arno Kompatscher, rettificando così un comunicato stampa della Provincia autonoma di Bolzano. In precedenza era stato comunicato che, su richiesta della Germania, l’Italia aveva dato la disponibilità a ripristinare i controlli al confine del Brennero “e a sospendere temporaneamente gli accordi di Schengen”, analogamente a quanto avvenuto in occasione del G7. Lo aveva reso noto la stessa Provincia di Bolzano. Intanto in Ungheria altri 2.284 migranti e profughi sono entrati nelle ultime 24 ore, circa 500 in più rispetto alla giornata precedente: lo ha reso noto la polizia. Si tratta in gran parte di persone provenienti da Siria, Afghanistan e Pakistan. Sempre nelle ultime 24 ore in Ungheria sono stati arrestati sei trafficanti di esseri umani. Intanto il governo ha inoltre disposto il rafforzamento della frontiera con la Serbia con 2.106 agenti di polizia. Lo riferisce il portale serbo ’Vojvodina danas’. Dall’inizio dell’anno fino alla mezzanotte di domenica scorsa, e’ stato precisato dalla polizia, sono state intercettate 153.561 persone entrate illegalmente in Ungheria dalla Serbia. La stazione di Budapest Keleti, anche stamani, è inaccessibile ai migranti. Centinaia di persone continuano a manifestare, sedute sulla piazza Baross della capitale. Ieri, in seguito ai tumulti, provocati dagli immigrati che hanno preso d’assalto i treni per poter partire verso Germania e Austria, la polizia ungherese ha chiuso lo scalo ferroviario, per poi riaprirlo soltanto al traffico ordinario. La piazza è stata inoltre sgomberata dalle forze dell’ordine con i lacrimogeni. E’ emergenza immigrazione anche in Serbia, dove durante la notte e nelle prime ore di stamane oltre 2 mila migranti e profughi provenienti in prevalenza da Siria, Iraq e Afghanistan sono giunti a Presevo, nel sud della Serbia. Come ha detto un responsabile della locale sezione della Croce Rossa, tra essi molte donne e bambini. “Dalla notte scorsa registriamo un drastico aumento nel flusso di migranti”, ha detto il responsabile Ahmet Halimi. A Presevo nelle scorse settimane e’ stato allestito un centro di prima accoglienza. Sono circa 3 mila i migranti e i profughi, in marcia lungo la ’rotta balcanica’, che arrivano ogni giorno in Serbia, e tale flusso e’ destinato a continuare su tali livelli se non ad aumentare. Lo ha detto Anne-Birgitte Krum-Hansen, capo di Unhcr per la Serbia. In maggio, ha precisato in dichiarazioni alla Tanjug, si era su una media di 200 arrivi di migranti al giorno, da allora si e’ registrato un netto incremento nel flusso migratorio, con mille arrivi all’inizio dell’estate, duemila al giorno un mese fa. “Attualmente siamo arrivati a 3 mila migranti al giorno, e sulla base delle indicazioni di cui disponiamo, il flusso di arrivi proseguira’ probabilmente sui livelli attuali, ed e’ possibile che aumenti ulteriormente”. “Unchr – ha aggiunto Krum-Hansen – ha elogiato il governo serbo per la sua risposta rapida ed efficace alla situazione di crisi, e si adopera al massimo per assistere le autorita’ di Belgrado sul versante umanitario e di assistenza ai profughi”, fornendo cibo, acqua, articoli di igiene personale. Finora, ha precisato, gli aiuti sono ammontati a un milione di euro, e ne sono previsti a breve altri 5 milioni. Il ministro dell’Interno Thomas De Maiziere sta verificando la possibilità di una modifica della Costituzione tedesca per poter gestire meglio l’emergenza profughi in Germania e velocizzare le procedure. Lo ha rivelato lo stesso De Maiziere affermando però che “anche l’Europa però deve cambiare”. “A chi attacca e critica Bruxelles” per cio’ che vuole fare sull’immigrazione, “consiglio di andarsi a riguardare l’Agenda presentata a maggio. C’é scritto tutto. Siamo decisi ad andare avanti con coraggio e velocità”, cosi’ Margaritis Schinas, portavoce della Commissione Ue, riferendosi anche al meccanismo permanente di ricollocamento per situazioni di crisi. Il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier ha annunciato, parlando oggi a Berlino, un’iniziativa congiunta di Francia, Italia e Germania per “una più giusta distribuzione” dei migranti nell’Ue al prossimo incontro dei ministri degli Esteri a Lussemburgo. Italia, Francia e Germania vogliono “una forte risposta” Ue sul fronte dell’immigrazione. Lo chiedono Paolo Gentiloni, Frank-Walter Steinmeier e Laurent Fabius, che hanno inviato un documento comune all’Alto Rappresentante Federica Mogherini con la richiesta che dell’argomento si discuta il 4-5 settembre a Lussemburgo.