Al momento per fortuna, è soltanto un ‘deterrente’ ma, viste le potenzialità devastanti dell’arsenale nucleare in dotazione alla Russia, ogni qualvolta che Putin ne parla, tutte le persone di ‘buonsenso’ sudano freddo.
Ovviamente siamo nell’ambito della propaganda, ma appena ieri Mosca è tornata a ‘minacciare’ l’uso della armi, in reazione al limite (di circa il 50%), del transito ferroviario proveniente per la Russia, attuato dalla Lituania nell’enclave baltica.
In realtà, visto che si tratta di quanto previsto dalle ‘sanzioni’ (la Lituania è nell’Ue e nella Nato, quindi ha aderito), il Cremlino aveva già previsto qualcosa di simile, ed ora sposterà il traffico merci via mare. Tuttavia, come dire, ‘la minaccia la momento giusto’ fa sempre il suo effetto!
Ed oggi il presidente russo ha pensato bene di ‘rinforzare’ il monito, annunciando che entro la fine dell’anno, sarà finalmente operativo il ‘famigerato’ missile balistico intercontinentale ‘Sarmat’. Un’arma micidiale, che ha la gittata più lunga al mondo, sembra infatti possa centrare un obiettivo a una distanza di ben fino a 18mila km, trasportando per di più anche testate ipersoniche di un peso fino a 10 tonnellate.
Già quando, lo scorso 20 aprile, presentò il Sarmat, Putin affermò che “non ha analoghi al mondo“. Un’arma che, come confermato dai test, “garantisce in modo affidabile la sicurezza della Russia, e farà pensare coloro che, nel fervore di una frenetica retorica aggressiva, stanno cercando di minacciarla“. Inoltre, ad inorgoglire oltremodo lo Zar, il fatto che per la sua fabbricazione sono state utilizzate “solo unità, componenti e parti russe”.
Un annuncio che tra le righe spiega come la Russia non abbia interesse a chiudere in tempi brevi il conflitto in Ucraina ed anzi, il tempo sarebbe addirittura un prezioso alleato perché, per l’appunto, consentirebbe al Cremlino di poter disporre di un’arma in più come il Sarmat.
Che dire? A questo punto c’è davvero da sperare che si tratti soltanto di propaganda in quanto, stando all’entità delle sanzioni emesse nei suoi confronti dall’Occidente, ‘teoricamente’ la Russia non potrebbe permettersi di riuscire ad andare avanti più di tanto, se non in condizioni economiche ristrettissime.
Oltretutto, paradossalmente, se già ora noi che le abbiamo comminate, le sanzioni le soffriamo così tanto…
Max