IL SINDACO DI BARCELLONA: ‘RE FELIPE, UN DISCORSO INDEGNO’. PUIGDEMONT: ‘INDIPENDENZA, QUESTIONE DI GIORNI’

    “Nessuna soluzione. Nessuna menzione dei feriti. Nessun appello al dialogo. Un discorso irresponsabile e indegno di un capo di stato”. E’ il sindaco di Barcellona, Ada Colau, a gettare benzina sul fuoco, commentando via Twitter il discoro pronunciato ieri dal re di Spagna, Felipe IV. Dichiarazioni pesanti seguite poi da quelle dal leader della Catalogna, Carles Puigdemont, il quale ha annunciato oggi che la proclamazione di indipendenza dalla Spagna “è solo questione di giorni”. Nel corso dell’intervista esclusiva trasmessa nella notte dalla Bbc (ma registrata poco prima del discorso di Felipe), affermando che il suo governo ‘si metterà in moto’ “alla fine di questa settimana o all’inizio della prossima”, Puigdemont hhe avvertito che un eventuale intervento del governo spagnolo o – con il quale ha spiegato di non aver avuto nessun contatto – per assicurarsi il controllo del governo catalano “sarebbe un errore che cambia ogni cosa”. Intanto oggi il capo della polizia autonoma di Catalogna, Josep Lluis Trapero, è stato invitato a rispondere dell’accusa di sedizione davanti all’Audiencia Nacional. Il giudice ha infatti accolto anche altre tre denunce della procura contro Teresa Laplana (intendente della polizia catalana), e i capi delle entità indipendentiste Asamblea Nacional catalana (ANC) e Omnium Jordi Sànchez e Jordi Cuixart. L’accusa è quella di aver preso parte alla protesta, esortando gli elettori a protestare contro le operazioni della polizia spagnola nelle sedi governative catalane. E in tal contesto, la Policía autonomica de Cataluna (Mossos d’Esquadra), è sospettata di non aver fatto molto per scoraggiare l’assedio degli agenti e gli incidenti. Accuse che, qualora provate, comporterebbero a condanne che contemplano fino a 15 anni di reclusione. Ed a proposito delle violenze effettuate d agli agenti spagnoli e dalla Guardia civil, ’El Espanol’ ha raccontato che, laddove possibile, una folla di cittadini catalani ha in più luoghi accerchiato gli agenti facendo temere loro un linciaggio. Nei pressi di Barcellona (come a Pineda del Mar e a Reus), a Calella, gli abitanti hanno letteralmente perseguitato gli agenti in strada apostrofandoli in malo modo, ed alcuni hotel sono stati costretti a cacciare 500 agenti, in quanto che non “benvenuti”. I video che riprendono gli agenti intrappolati, senza poter reagire alle minacce dei separatisti, hanno fatto il giro della Spagna. Preoccupatissimo, il segretario generale dell’Unione di polizia professionale (SPP), ha immediatamente chiesto al ministro dell’Interno Zoido di garantire la sicurezza dei suoi colleghi.
    M.