Ha scatenato il finimondo il servizio di ’Report’ dove, intervistati sul vaccino anti-papilloma virus (HPV), i ricercatori indipendenti di un team danese della rete ’Cochrane Collaboration’, hanno accusato senza termini lAgenzia Europea del Farmaco di aver sottovalutato le reazioni avverse alla vaccinazione. E sebbene via twitter da Report ribadivano di “mai messo in dubbio l’utilità dei vaccini”, ad aprire la polemica il senatore Pd e presidente della commissione Cultura di palazzo Madama, Andea Marcucci, che sempre attraverso il social ha commentato: “Intollerabile che dal servizio pubblico vengano diffuse falsità contro i vaccini”, rilanciando fra laltro il post che il medico Roberto Burioni ha postato su Fb, dove replica ed accusa il servizio del programma giornalistico di Raitre: “Diffondere la paura raccontando bugie è un atto grave e intollerabile afferma Burioni – e diffondere la paura raccontando bugie è quello che ha fatto ieri sera la trasmissione di Rai3 Report dedicata al vaccino contro il Papilloma virus. Report ha dato spazio a teorie prive di base scientifica, a individui senza alcuna autorevolezza ed ha mescolato sapientemente possibili tangenti e ipotesi non confermate per ottenere un effetto abominevole: instillare timore nei confronti di una pratica medica sicura, efficace ed in grado di salvare migliaia di donne da una morte atroce”. Nel coro dei contestatori anche Alessia Morani, deputata Pd, che ha affermato: “E l’antitesi del servizio pubblico. Continuiamo a vaccinare le nostre bambine x prevenire il cancro!”. In linea anche Stefano Bonaccini, governatore dellEmilia Romagna: “Mentre tornano a far paura malattie debellate da decenni, a causa di stregoni da web e disinformazione sui vaccini, ci mancava solo #report”. Nel pomeriggio poi, nella questione è intervenuto anche il ministro della Salute beatrice Lorenzin, che ha dichiarato: “Diffondere paura propugnando tesi prive di fondamento e anti scientifiche è un atto di grave disinformazione ed è quanto ha fatto ieri sera la trasmissione di Rai3 Report, dedicata al vaccino contro il Papillomavirus, il primo vaccino contro il cancro che l’uomo è riuscito a produrre. Un vaccino sicuro e di grande efficacia, a differenza di quanto è stato fatto affermare sulla tv pubblica, senza alcun contraddittorio. Report ha aggiunto il ministro – ha dato spazio a teorie prive di base scientifica, instillando timore nei confronti di una pratica sicura, efficace e in grado di salvare migliaia di donne da un cancro aggressivo e spesso mortale. I più grandi virologi mondiali affermano che le evidenze scientifiche dimostrano in maniera inoppugnabile come l’anti-Hpv sia dotato di un ottimo profilo di sicurezza e di una straordinaria efficacia. Tutto ciò accade proprio mentre medici e scienziati di ogni parte del mondo, e mentre le istituzioni internazionali e nazionali sono impegnate in una campagna mediatica a favore della salute pubblica, per controbattere ai falsi miti degli anti vax, che sfruttano paura ed ignoranza per convincere i genitori a rinunciare ai vaccini”. Non da meno poi, lintervento a seguire della Società italiana di virologia (Siv-Isv), che ha sottolineato come, il servizio di report, stigmatizza le “affermazioni sconcertanti di alcuni medici, ricercatori e soggetti vaccinati” andate in onda durante la puntata. Giorgio Palù, presidente della società nazionale e dell’European Society for Virology, ricorda che le evidenze scientifiche “mostrano in maniera inoppugnabile come il vaccino anti-Hpv sia dotato di un ottimo profilo di sicurezza e di una straordinaria efficacia nel ridurre in maniera drammatica l’incidenza dell’infezione da Hpv e delle lesioni precancerose nei vaccinati. E’ francamente incomprensibile, proprio nel momento in cui stiamo vivendo la recrudescenza di malattie prevenibili ed eradicabili dai vaccini come il morbillo e la rosolia – osserva l’esperto – che da un lato lo Stato impegni le sue risorse per sostenere le vaccinazioni e per informare correttamente la popolazione, e dall’altro finanzi con i nostri soldi (canone tv) un servizio pubblico che mette sullo stesso piano la verità scientifica e ipotesi aleatorie”. Ciò “non può che generare paure immotivate, spingendo gli ascoltatori verso scelte pericolose per la propria salute e per tutta la comunità”. Non sono mancate altri rimproveri al servizio, da parte di medici, studiosi e politici
M.