IL SANREMO TARGATO CONTI-DE FILIPPI SI AVVIA ALLA CONCLUSIONE CON IL SOLITO ‘TOTOVINCITORE’ ANCHE SE, IN REALTÀ, COME SEMPRE CHI VINCE DAVVERO ALLA FINE È IL FESTIVAL

    carlo-conti-maria-de-filippi.jpg (638×425)

    Ci si avvicina alla proclamazione del vincitore di questa ‘tranquilla’ edizione sanremese targata Conti-De Filippi con la certezza, ancora una volta, che del Festival non si può fare a meno. Del resto, come hanno dimostrato gli artisti impegnati nella serata cover (stata vista da una media di 10.420.000 spettatori con il 49,7 % di share), a distanza di anni le canzoni sanremesi regalano ancora emozioni: ‘Caffè nero bollente’, ‘Un’emozione da poco’, ‘Signor Tenente’, o autori – comunque passati per l’Ariston – come Celentano, Don Backy o Modugno (‘Amara terra mia’) che, a ragione, spiegano ancora oggi cosa significa possedere il magico dono della compositività. Per il resto, l’esito della gara è come da tradizione legata ai gusti dei tanti che, tra pubblico ed addetti ai lavori, esprimono il loro personale giudizio su ciascun concorrente. Stesso discorso per le Nuove Proposte, qui che piaccia o meno si sente la ‘forzatura’ con la quale si tenta di ‘sdoganare’ una concettualità di nicchia rispetto alle attese nazionalpopolari, ma sarebbe un errore gravissimo: qui vince la semplicità, ciò che realmente arriva al cuore.  Dunque a nostro giudizio, aldilà di chi vincerà fisicamente la gara, in realtà a vincere è stato ancora una volta il Festival stesso, regalando agli italiani una settimana di pacifica e divertita ‘coesione’, fosse anche soltanto per il gusto di vederselo in casa tra amici tra chiacchiereccio e gossip. In tal senso va sottolineata la ‘linea sociale’ varata da Carlo Conti e Maria De Filippi, con ogni sera protagoniste le peculiarità morali degli italiani: dai soccorritori dei terremotati, all’impiegato modello, passando per l’ostetrica da record, o la nonnina d’Italia. Perché poi in definitiva questo è Sanremo, lo specchio dell’Italia migliore, anche dei perdenti che, per una volta, non hanno timore a vedersi riflessi anzi, ne diventiamo orgogliosi. Buono, senza ‘sussulti’, è stato anche il parterre degli ospiti internazionali, con momenti interessanti (vedi LP), ed altri meno, come la toccata e f..ga di Annabelle BelmondoeAnouchka Delon. Piacevoli anche i passaggi dei comici, con Paolo e Luca sicuramente sopra agli altri, e Crozza che ha finalmente imparato a sue spese che esiste un ‘target’, e dunque ciò che funziona a Raitre o La7 non è detto che poi desti uguali esiti su Raiuno. Insomma viva come sempre Sanremo e cosa dire ai suoi eterni detrattori: peggio per voi!

    M.