Ci si avvicina alla proclamazione del vincitore di questa tranquilla edizione sanremese targata Conti-De Filippi con la certezza, ancora una volta, che del Festival non si può fare a meno. Del resto, come hanno dimostrato gli artisti impegnati nella serata cover (stata vista da una media di 10.420.000 spettatori con il 49,7 % di share), a distanza di anni le canzoni sanremesi regalano ancora emozioni: Caffè nero bollente, Unemozione da poco, Signor Tenente, o autori comunque passati per lAriston – come Celentano, Don Backy o Modugno (Amara terra mia) che, a ragione, spiegano ancora oggi cosa significa possedere il magico dono della compositività. Per il resto, lesito della gara è come da tradizione legata ai gusti dei tanti che, tra pubblico ed addetti ai lavori, esprimono il loro personale giudizio su ciascun concorrente. Stesso discorso per le Nuove Proposte, qui che piaccia o meno si sente la forzatura con la quale si tenta di sdoganare una concettualità di nicchia rispetto alle attese nazionalpopolari, ma sarebbe un errore gravissimo: qui vince la semplicità, ciò che realmente arriva al cuore. Dunque a nostro giudizio, aldilà di chi vincerà fisicamente la gara, in realtà a vincere è stato ancora una volta il Festival stesso, regalando agli italiani una settimana di pacifica e divertita coesione, fosse anche soltanto per il gusto di vederselo in casa tra amici tra chiacchiereccio e gossip. In tal senso va sottolineata la linea sociale varata da Carlo Conti e Maria De Filippi, con ogni sera protagoniste le peculiarità morali degli italiani: dai soccorritori dei terremotati, allimpiegato modello, passando per lostetrica da record, o la nonnina dItalia. Perché poi in definitiva questo è Sanremo, lo specchio dellItalia migliore, anche dei perdenti che, per una volta, non hanno timore a vedersi riflessi anzi, ne diventiamo orgogliosi. Buono, senza sussulti, è stato anche il parterre degli ospiti internazionali, con momenti interessanti (vedi LP), ed altri meno, come la toccata e f..ga di Annabelle BelmondoeAnouchka Delon. Piacevoli anche i passaggi dei comici, con Paolo e Luca sicuramente sopra agli altri, e Crozza che ha finalmente imparato a sue spese che esiste un target, e dunque ciò che funziona a Raitre o La7 non è detto che poi desti uguali esiti su Raiuno. Insomma viva come sempre Sanremo e cosa dire ai suoi eterni detrattori: peggio per voi!
M.