Il cosiddetto Rosatellum bis stamattina ha incassato lok della commissione Affari costituzionali della Camera, con Emanuele Fiano (Pd), nominato relatore di maggioranza. Il testo, che da martedì pomeriggio sarà discusso in aula, ha avuto lappoggio di Pd, Lega Nord, Forza Italia, Ap, Direzione Italia, Scelta civica, Civici e innovatori mentre, M5S, Fdi-An, Sinistra italiana, Mdp e Alternativa libera, si sono dichiarati contrari. Di contro però, è stata respinta lanti-Berlusconi (presentata con un emendamento dal M5S) nello specifico, non è passata in commissione Affari costituzionali, la norma che impedisce la presentazione di una lista elettorale guidata da un capo incandidabile, in base allapplicazione delle norme della legge Severino. Tanto per dare idea della convinzione dei favorevoli rispetto al Rosatellum, basti pensare che (malgrado fosse un primo atto per rimettere in gioco il Cavaliere), Forza Italia per non creare problemi di equilibri ha addirittura ritirare lapposito emendamento anche se, come ha tenuto poi il deputato di Fi Paolo Francesco Sisto, “Nellemendamento 1.173 chiediamo che il capo della coalizione sia il capo della forza politica che ottiene il maggior numero di voti, in sostanza rimettiamo al giudizio dellelettorato lindividuazione del capo della coalizione. Non capisco perché questa modifica venga ritenuta truffaldina. Ma poiché abbiamo a cuore la possibilità di raggiungere lobiettivo di votare il testo della legge elettorale, ritiriamo lemendamento e ci riserviamo di riproporlo in aula”.
M.