“Il piano prevede inoltre la chiusura di 600 sportelli, di cui 115 nel primo trimestre del prossimo anno. Venti saranno in Toscana”. Stamane Marco Morelli, l’amministratore delegato di Monte dei Paschi di Siena, intervenendo in audizione davanti alla Commissione di inchiesta sulle banche, ha annunciato i ’numeri’ caratterizzeranno il piano di ristrutturazione dell’antico istituto, che passerà purtroppo attraverso “4.800 risorse, attraverso il fondo esuberi”. Già quest’anno, ha ricordato Morelli, “sono state completate 1.800 uscite. Il resto è spalmato tra il 2018 e il 2021”. Inoltre, insieme almef, Mps “ha svolto un lavoro nel contrastare politiche aggressive di riduzione del personale, che nel contesto del piano di ristrutturazione poi approvato non hanno trovato applicazione, essendosi privilegiata l’ampia tutela della forza lavoro, senza il ricorso alla mobilità e ai licenziamenti in un momento complesso per il sistema bancario”. L’amministratore delegato ha inoltre riferito che, “al 30 settembre sono stati recuperati 11 miliardi in termini di raccolta in modo diffuso su base geografica”. Si parla, ha osservato, di una “ripresa legata alle piccole e medie imprese e al settore corporate più che ai risparmiatori. Stiamo osservando questo trend. La ripresa di Monte dei Paschi di Siena, il ritorno a una redditività sostenibile e il recupero di quote di mercato non si possono materializzare in breve tempo, ma richiederanno diversi esercizi”. Il management, ha aggiunto, “qualunque esso sia, ha bisogno di tempo per perseguire gli obiettivi del piano di ristrutturazione pluriennale”.
M.