Il rapporto sulla morte di Margaret Spada: perché non fu rianimata

Margaret Spada, giovane di 22 anni di Lentini, è deceduta il 7 novembre dopo un intervento di chirurgia estetica al naso. La relazione dell’ASL ha evidenziato ritardi nella rianimazione: la giovane, dopo aver ricevuto anestesia locale, ha accusato un malore che ha portato all’arresto cardiaco. Gli inquirenti stanno esaminando diverse ipotesi, tra cui una reazione anomala all’anestetico o una possibile malformazione cardiaca. 

Margaret Spada non fu rianimata: il motivo

Il 7 novembre 2024, la morte di Margaret Spada ha sollevato una serie di interrogativi in merito alla gestione del suo intervento e dei soccorsi ricevuti. La giovane, sottoposta a un intervento di chirurgia estetica al naso, ha iniziato a sentirsi male dopo l’iniezione di anestetico locale.

Secondo quanto riportato dalla relazione dell’ASL, Margaret non è stata immediatamente rianimata, e il 118 è stato chiamato con un ritardo di almeno cinque minuti. Durante questo intervallo, i medici, padre e figlio, hanno tentato di eseguire un massaggio cardiaco, ma senza successo.

Cosa è successo al Sant’Eugenio

Una volta trasferita al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Eugenio, il quadro clinico di Margaret Spada ha destato preoccupazione. I medici hanno rilevato una discrepanza tra le informazioni fornite inizialmente e la gravità delle condizioni della giovane, indicando che l’intervento di rianimazione non era possibile.

La tomografia computerizzata ha evidenziato un grave edema cerebrale, che ha portato i medici a sottoporla a un trattamento di ipotermia terapeutica per controllare l’infiammazione.

Inoltre, la radiografia toracica ha rivelato una polmonite ab ingestis, una condizione che si verifica quando materiale estraneo entra nei polmoni. Questa complicazione potrebbe essere stata causata dal fatto che Margaret aveva mangiato un panino prima dell’intervento, un’azione che non le sarebbe stata sconsigliata dai medici, secondo quanto riferito dal suo fidanzato.

La situazione si è ulteriormente complicata, e la paziente è stata trasferita in terapia intensiva, dove i medici hanno tentato di rimuovere il materiale estraneo dai suoi polmoni.