IL PREMIER ’RASSICURA’ LA MEKERL: NESSUN PERICOLO DI GOVERNO POPULISTA. E LEI RILANCIA SUGLI IMMIGRATI

Mentre Bruxelles continua ad affermare di guardare alle nostro elezioni con ’preoccupazione’, temendo l’incertezza politica ed un’eventuale blocco delle riforme (che comprometterebbe gli standard prefissati per il nostro Paese), la Germania ha invece trovato l’accordo per una grande coalizione che, c’è da giurarci, non tarderà a risollevare al meglio la sua economia, cuore ’pulsante’ dell’Eurozona. Dunque al nostro premier non è restato altro che ’correre’ dalla Merkel rassicurandola circa ’le buone intenzioni’ – trasversali – dei nostri candidati leader: “Una cosa è certa – ha tenuto a ribadire Gentiloni alla Cancelliera – l’Italia avrà un governo che penso sarà stabile, non credo che esista alcun pericolo che abbia un governo dominato da posizioni populiste o anti europee. Le soluzioni di governo non le danno i sondaggi ma gli elettori il 4 marzo – ha aggiunto il presidente del Consiglio – Dobbiamo tutti rispettare quella che sarà la scelta e il giudizio degli elettori. Io, come sapete, penso che l’unico pilastro possibile di coalizione stabile e pro Europa di governo possa essere la coalizione di centrosinistra guidata dal Pd”. Un incontro sereno e cordiale che al termine ha in qualche modo rinfrancato Gentiloni, il quale ha tenuto a sottolineare ai media che “L’incontro ha confermato gli eccellenti rapporti tra Italia e Germania, una realtà dal punto di vista economico che sorprende sempre. Devo dire che i rapporti che abbiamo tra principali Paesi europei, tra Italia e Germania, Francia, Spagna e altri Paesi, sono fondamentali al di là delle maggiori o minori congiunture interne per cogliere l’occasione che l’Europa ha davanti. Nel 2018 abbiamo il dovere di rispondere il più possibile alla domanda di Europa che c’è”. Dal canto suo la Merkel – decisa a gestirlo al meglio – è entrata subito in uno dei temi caldi che in divenire porranno la Ue davanti a scelte precise: “Negli ultimi anni abbiamo avuto una stretta cooperazione con l’Italia, soprattutto per quanto riguarda l’immigrazione. Le attività dell’Italia nei confronti della rotta del Mediterraneo centrale, dei profughi che vengono dalla Libia sono attività importantissime. Ora riusciamo a gestire, ad ordinare meglio le cose, anche grazie alla gestione europea del fenomeno, la formazione della guardia costiera e l’appoggio al governo unitario libico”. Dopo aver sottolineato la forte cooperazione con i paesi africani (grazie proprio a Germania, Italia e Francia), la cancelliera ha tenuto comunque a puntualizzare che è fondamentale però continuare a “lottare sempre contro le cause all’origine della migrazione, offrire prospettive ma anche lottare contro le reti di trafficanti di esseri umani”. Dal canto suo il premier italiano, riguardo alle politiche europee sull’immigrazione, ha affermato che “ognuno deve fare la sua parte. Sul Trattato di Dublino c’è un negoziato che va avanti, riteniamo si debba lavorare per una intesa in cui, lo dico chiaramente, combinare principi di responsabilità e di solidarietà da parte dei diversi membri dell’Ue. Non possiamo accettare che ci possa essere da parte di qualche Paese l’idea di tirarsi fuori da una comune responsabilità europea sull’immigrazione – ha ’forzato’ Gentiloni – Ne possiamo capire le ragioni, che attengono al rapporto con l’opinione pubblica, ma questo investe tutti i Paesi. Ognuno deve fare la sua parte, nessuno può immaginare di usare una parte dello schema europeo rifiutando la solidarietà europea”.
M.