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“Il porto di Mariupol è stato completamente liberato dai membri del battaglione Azov”, l’annuncio della Russia. Ora Odessa trema

Nella città di Mariupol, il porto commerciale è stato completamente liberato dai membri della formazione nazista Azov. Tutti gli ostaggi tenuti dai nazisti sulle navi nel porto, compresi quelli stranieri, sono stati rilasciati”.

Questo quanto battuto poco fa dall’agenzia di stampa russa ‘Tass’, che ha pubblicato la dichiarazione del maggiore generale Igor Konashenkov, attualmente il rappresentante ufficiale del ministero della Difesa della Russia.

Caduta la città di Mariupol ora per i russi si è ‘spianata’ la strada per Odessa, di suo già sotto il tiro incrociato delle navi di Mosca

Dunque, annunciando che “Il porto di Mariupol è stato completamente liberato dai membri del battaglione ‘Azov’”, Mosca ha di fatto quasi concluso le operazioni di conquista di questa importante città ucraina che, di fatto, ‘spiana’ ora la strada per Odessa, per altro già sotto il tiro incrociato delle navi russe, ancorate in Crimea.

Il Gen. Igor Konashenkov assicura che i pochi soldati ucraini nascosti i città sono circondati ed impossibilitati a fuggire

Come ha inoltre affermato Konashenkov, i pochi soldati ucraini, ed alcuni appartenenti alle unità Azov, ancora nascosti all’interno della città – quasi rasa al suolo – in realtà son di fatto circondati, e dunque impossibilitati a fuggire.

Purtroppo la caduta di Mariupol, ultimo baluardo della resistenza ucraina, significa che ci si avvia alla ‘battaglia finale’ nel Dombass

Insomma una brutta notizia perché, come dicevamo, Mariupol rappresentava una sorta di ‘schermatura’ per l’acceso ad Odessa ed ora, se realmente ‘annullata’ ogni forma di resistenza ucraina, le truppe russe avranno modo di ‘ricompattarsi’ per poi sferrare l’attacco finale. Conquistata anche Odessa infatti, ‘automaticamente’ il Dombass verrebbe come ‘inglobato’ nel territorio russo, divenendo di fatto inaccessibile. L’unica speranza era l’arrivo per tempo di armi e mezzi occidentali, ma il tempo stringe e le linee di collegamento con le milizie ucraine sono abbastanza impervie…

Max

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Max Tamanti