“Quello che non si deve mai fare quando si ha a che fare con il potere è avere ebbrezza da alta quota, perché è il primo passo della caduta in picchiata. Per me il punto più importante della mia esperienza politica e di governo è che finito il mio incarico qualcuno dica che l’ho svolto con dignità e onore. Allora sarò la persona più felice e contenta”. Così Marco Minniti, parlando della sua esperienza nellambito della Festa Fogliante le Giornate dell’Ottimismo, organizzata a Firenze da il quotidiano Il Foglio. Intervistato dal giornalista Salvatore Merlo, il titolare del Viminale ha quindi aggiunto che “Noi dovremo abituarci a qualcuno che può fare qualcosa senza pensare a quello che viene dopo. Per quanto mi riguarda, già fare il ministro è una cosa molto impegnativa”. Infine, chiamato a commentare la situazione interna al Pd, Minniti ha tenuto a sottolineare che “dopo Renzi, per me c’è Renzi. Io ho sostenuto la sua candidatura al congresso con grandissima convinzione sapendo che per quanto ci riguarda il candidato premier è il segretario del Pd, come prevede lo Statuto del partito. Per me nulla è cambiato”.
M.