Papa Francesco incontra la famiglia rom di Casal Bruciato e prende le loro parti. “Resistete” ha detto il Papa a Imer e Senada Omerovic, i coniugi bosniaci che vivono in Italia dal 1992, vittime delle proteste della folla da quando si sono trasferite questa settimana con i loro 12 figli in un piccolo appartamento a Casal Bruciato, sobborgo orientale della Capitale. La coppia, che ha aspettato due anni per la casa popolare, ha ricevuto violente minacce da parte di vicini e attivisti neofascisti che sostengono che si dovrebbe dare priorità alle famiglie italiane.
Mentre si indaga su diverse persone che avrebbero incitato, nella vicenda, allodio e alla violenza razziale, tra cui un uomo che ha minacciato di violentare una donna rom mentre cercava di entrare nelledificio con una bimba in braccio, Papa Francesco ha già preso le difese della famiglia. “Soffro, perché questa non è civiltà” ha detto il Papa, durante lincontro pre-organizzato con circa 500 Rom e Sinti in Vaticano giovedì, prima di invitare gli Omerovic a unirsi a lui nella Basilica di San Giovanni in Laterano nel sud-est di Roma. Gli agenti di polizia hanno dovuto scortare la famiglia per la loro sicurezza. “È vero che ci sono cittadini di seconda classe, ma i veri cittadini di seconda classe sono quelli che rifiutano le persone… che vivono con una scopa in mano per scacciare gli altri”, ha detto il Papa, che ha esortato gli Omerovic a “resistere”.