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Il ‘mistero’ dei civili di Mariupol, Zelensky afferma che non si fidano dei russi, il sindaco conferma l’evacuazione di 80 persone e di altre 200 in attesa

Come scriviamo in un altro articolo, Putin ha ordinato ai suoi di cessare con l’assedio delle acciaierie di Azovstal, nel quartiere industriale di Mariupol, dunque i pochi soldati ed i numerosi civili (almeno 300), rifugiati nel sotterranei del complesso industriale (che hanno già rifiutato gli ultimatum lanciato da Mosca nel giri scorsi), ora hanno ‘teoricamente’ la certezza di non rischiare più la vita.

Mariupol, ieri i russi hanno annunciato l’apertura di corridoi umanitari, e le stesse autorità locali avevano dettato orari e luoghi per l’evacuazione

La ‘cosa strana’ (purtroppo ogni giorno siamo travolti da decine di notizie in gran parte impossibili da verificare), è che ieri gli stessi russi avevano ‘promesso’ agli assediati l’apertura di corridoi umanitari, e la disponibilità di diversi mezzi per farli evacuare.

Negli stessi istanti, sempre ieri, il consigliere del sindaco di Mariupol aveva annunciato la possibilità per tutti i civili della città (almeno 6mila), di poter essere evacuati, fornendo loro addirittura luoghi ed orari dei numerosi pullman mesi a disposizione.

Mariupol, oggi però il presidente Zelensky ha affermato che i civili non riescono a lasciare Mariupol perché i russi lo impediscono…

Oggi però, almeno stando a quanto riferisce il presidente ucraino Zelensky, attualmente a Mariupol vi ‘sarebbero’ circa 120mila civili ‘intrappolati’, perché le autorità russe impediscono loro di lasciare la città. Dunque, sarebbe tutto nelle mani di Mosca, ha aggiunto il presidente, che dovrebbe dare una risposta alle ”proposte offerte” da Kiev per l’evacuazione dei civili.

Mariupol, il ministro degli Esteri ucraino afferma che i civili rifugiati nelle acciaierie si rifiutano di uscire perché non si fidano dei russi

Dal canto suo, attraverso Twitter, il ministero degli Esteri ucraino scrive di “centinaia di civili, bambini, difensori ucraini feriti sono bloccati nei rifugi delle fabbriche. Non hanno quasi più cibo, acqua, medicine. Azovstal è costantemente bombardato dalla Russia nonostante il fatto che un gran numero di civili si nasconda lì. Gli ucraini non si fidano delle truppe russe, hanno paura della deportazione, dell’omicidio. Abbiamo bisogno di un corridoio umanitario urgente dallo stabilimento di Azovstal con garanzie di sicurezza umana“.

Quindi se militari e civili continuano a restare nei sotterranei delle acciaierie, a detta del ministro è perché ”La Russia è responsabile dei suoi crimini di guerra. Le sue autorità sanno che i civili vengono uccisi. La Russia ha rovinato Mariupol. Gli invasori hanno ucciso e torturato migliaia di civili. Si comportano come terroristi. La Russia deve fermare i suoi crimini di guerra, affrontare conseguenze, serve inasprire le sanzioni, ulteriore isolamento”.

Il sindaco di Mariupol spiega invece che ieri in 80 sono riusciti a partire, e che oggi altri 200 sono in attesa degli autobus che non sono arrivati

Dal canto suo Vadym Boichenko, sindaco di Mariupol, ha riferito ai giornalisti che sarebbero 200 le persone che aspettano di poter essere evacuate, e che oggi non arrivato nessun autobus. Tuttavia il primo cittadino ha confermato che ieri 80 persone sono invece riuscite a partire…

Max

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Max Tamanti