Il ministro Tria su aumento Iva: follie. Tensione in maggioranza e contrasti tra Tria e Toninelli sulla Tav. E’ stato chiarissimo in queste ultime ore il ministro dell’economia Tria in merito alle questioni calde sul piatto del governo, dall’aumento Iva alla Tav, tanto per iniziare.
“Non è una questione solo di Tav. Bisogna capire che nessuno verrà mai a investire in Italia a lungo termine se il Paese mostra che il governo che è cambiato non sta ai patti, cambia contratti, cambia le leggi e le fa retroattive”. Il ministro dellEconomia, Giovanni Tria, si è espresso così durante la registrazione del programma Quarta Repubblica parlando delle grandi opere in Italia e scatenando così l’ira dei Cinque Stelle.
Naturalmente Tria non ha parlato solo della Torino-Lione e dunque di Tav ma anche di recessione, ipotesi manovra correttiva e anche di Iva. Come detto, a Quarta Repubblica Tria interviene dunque a tutto tondo e si esprime con chiara coerenza anche sull’ipotesi manovra bis. Le ipotesi di un aumento dellIva e quindi la necessità di una manovra correttiva per evitarlo “sono tutte follie, sono speculazioni giornalistiche perché non ne parliamo. La questione è che sarebbe sbagliato farla da un punto di vista economico” una manovra correttiva “perché metterebbe in difficoltà l’industria italiana” scandisce il ministro dellEconomia. L’ipotesi di un ritocco di manovra dunque “è una fissazione che non capisco. Sarebbe una manovra restrittiva, con tasse e meno spese. In Italia non è il momento di adottare una politica di questo tipo” perché siamo “tra stagnazione e recessione”. “Una manovra correttiva – spiega – si farebbe se il deficit aumentasse al di là di quanto preventivato. Questa non è la situazione e le spese e il deficit sono sotto controllo”.
Poco dopo, a Tria ha risposto il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, nel corso di Zapping su Radio Rai. “Tria ha dimenticato che c’è un contratto di governo che lo vincola” e che impone la revisione della Tav, scandisce Toninelli, aggiungendo in risposta al ministro dell’Economia che “chi ha creato instabilità per gli investitori deve guardare al passato, anche se poi l’unico cantiere sospeso e non bloccato è quello Tav”.